Esenzione dal NMT per gli studenti delle regioni di frontiera: una nuova ingiustizia che minaccia l’equità nel sistema educativo

Chas Pravdy - 23 Settembre 2025 18:36

La discussione sull’eventuale esenzione dall’obbligo del Test Multisoggettivo Nazionale (NMT) per gli studenti provenienti dalle zone maggiormente colpite dal conflitto è diventata sempre più accesa e controversa.

Sebbene da tempo esistano pratiche di accesso privilegiato, come le interviste di ammissione, oggi si dibatte sulla possibilità di esonerare i giovani delle regioni di frontiera dall’obbligo di sostenere i test durante la campagna di iscrizione alle università.

Proponenti sostengono che questa misura mira a conservare il potenziale umano in tali aree e a tenere conto delle condizioni estremamente difficili in cui gli adolescenti preparano i test.Tuttavia, esperti ed educatori mettono in guardia contro questa proposta, che potrebbe non solo consolidare un’ingiustizia, ma anche intensificare le disuguaglianze sociali.

Molti di questi giovani vivono in ambienti pericolosi, dove prepararsi agli esami rappresenta già una sfida enorme, e l’esonero dal sostenere i test rischia di acuire le disparità.

La deputata Yulia Gryshyna ha proposto un progetto di legge per rinviare il NMT per studenti delle regioni di confine, consentendo loro di entrare tramite colloqui e sostenere successivamente i test durante gli studi.

L’obiettivo è mantenere il capitale umano nelle zone distrutte dalla guerra.Gli esperti del settore sottolineano che allentare le norme di valutazione senza procedure eque e trasparenti può solo aumentare le disuguaglianze, rendendo più difficile verificare la reale residenza e preparazione dei candidati, specialmente in un contesto di spostamenti di massa della popolazione.

Onyschenko suggerisce che il governo dovrebbe offrire opportunità di preparazione gratuita in aree più sicure, con sistemazioni e borse di studio, per aiutare concretamente questi studenti a superare il NMT invece di facilitarne semplicemente le rem missioni.Il Ministero dell’Istruzione propone di istituire un “corso zero” per chi non ha superato il test, offrendo loro un’opportunità supplementare di preparazione e una via alternativa di accesso all’università.

Tuttavia, Onyschenko avverte che questa strategia può riaccendere un sistema corrotto, nel quale l’ammissione si basa più sulla vicinanza e sui rapporti che sul merito.

La tendenza a ridurre i requisiti di selezione favorisce solo le disuguaglianze e indebolisce il principio di meritocrazia.Quest’anno, quasi 290.000 candidati hanno partecipato al NMT, con un aumento di 6.000 rispetto all’anno precedente, di cui il 79% sono diplomati delle scuole superiori.

Il ministro Oksen Lisovyi si oppone alla sospensione del NMT nelle regioni di frontiera, ma propone di aumentare i coefficienti regionali per le università in condizioni difficili, per offrire un aiuto più mirato ai giovani colpiti dal conflitto.

Fonte