Elezioni in Moldova a Rischio: operazioni, arresti e tensioni politiche prima del voto

Chas Pravdy - 22 Settembre 2025 22:29

In vista delle cruciali elezioni parlamentari, le autorità moldave hanno avviato una vasta serie di operazioni di polizia, pubblicamente presentate come misure preventive volte a scoprire e impedire eventuali provocazioni organizzate, secondo le autorità, dalla Russia, con l’obiettivo di destabilizzare questa piccola ma strategica nazione.

Negli ultimi giorni, sono state effettuate più di 250 perquisizioni e decine di arresti, eseguiti da forze di polizia locali e unità anti-crimine organizzato.

Le autorità sottolineano che tali azioni sono esclusivamente preventive, finalizzate a documentare potenziali intenti malevoli e a evitare qualsiasi forma di destabilizzazione politica o sociale.

Il procuratore capo, Victor Furtuna, ha confermato che sono state arrestate 74 persone, che rimarranno in custodia per un massimo di 72 ore.

La maggior parte dei detenuti ha tra i 19 e i 45 anni e molti di loro avevano viaggiato regolarmente in Serbia, dove si sono sottoposti a training in preparazione a possibili provocazioni.

Il capo della polizia, Viorel Cernăuțanu, ha affermato che alcuni dei sospetti non erano consapevoli del vero scopo dei loro viaggi, presentati inizialmente come pellegrinaggi, ma successivamente coinvolti in addestramenti per creare disordini di massa e destabilizzazioni.

È importante evidenziare che le autorità riconoscono che tali operazioni non sono rivolte contro partiti o movimenti politici specifici, ma mirano esclusivamente a identificare e neutralizzare reti criminali di provenienza straniera, con particolare attenzione alla Russia.

La presidente filo-europea, Maia Sandu, ha reagito duramente ai perquisitions e agli arresti, dichiarando che Mosca sta spendendo centinaia di milioni di euro per influenzare le prossime elezioni in Moldova.

“Le persone vengono avvelenate con menzogne ogni giorno,” ha detto.

“Hanno finanziato centinaia di cittadini per provocare caos, violenza e diffondere paura.

Non possiamo permettere che forze straniere controllino il nostro paese.” Ha anche accusato la Russia di mobilitare agenti locali disposti a vendere la loro patria in cambio di denaro.

Moldavia ha a lungo accusato Mosca di condurre una guerra ibrida, che include interferenze elettorali, campagne di disinformazione e finanziamenti illegali a partiti pro-russi, con l’obiettivo di ostacolare l’integrazione europea del paese.

Mosca ha più volte negato ogni coinvolgimento.

Dopo l’invasione totale dell’Ucraina nel 2022, Moldova ha richiesto di aderire all’UE, ottenendo lo status di candidato nello stesso anno.

L’anno scorso, Bruxelles ha avviato le trattative di adesione, aumentando la tensione nelle relazioni con la Russia, che cerca di fermare con qualsiasi mezzo il percorso europeo di Moldova.

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