Denis Bigus torna in servizio: un’offerta importante dal TCC e nuovi dettagli sulla sua mobilitazione

Il noto giornalista investigativo e capo redattore del progetto Bihus.Info, Denis Bigus, ha ufficialmente annunciato la sua decisione di tornare a servire nelle forze armate dopo aver ricevuto un’offerta dal Centro di Reclutamento e Supporto Sociale Territoriale di Vinnytsia (TCC).
Questa dichiarazione ha suscitato grande scalpore nel mondo dei media e ha riacceso le discussioni sul suo stato e sul ruolo che svolge nel contesto degli sforzi militari in Ucraina.
Secondo Bigus, le circostanze lo hanno portato a unirsi volontariamente alle Forze Armate dell’Ucraina all’inizio dell’invasione su larga scala, dove ha prestato servizio per due anni, per poi dimettersi.
Tuttavia, ancora oggi non possiede lo status ufficiale di combattente, che è fondamentale per accedere a benefici e protezioni legali.Bigus ha spiegato che, una volta tornato alla vita civile, era convinto di essere presto richiamato in maniera obbligatoria e ha vissuto questo periodo come un congedo non previsto, anche se più volte si è sorpreso della lunga durata di questa “vacanza” e del fatto che la guerra prosegue.
Ha ribadito che non beneficia di immunità o esenzioni dalla mobilitazione e si dice pronto a seguire qualsiasi ordine.
Per quanto riguarda le sue attività professionali, Bigus ha comunicato che il suo team di Bihus.Info continuerà le indagini giornalistiche come sempre, rimanendo indipendente e obiettivo.
“Lavoriamo come prima, solo senza il mio coinvolgimento diretto,” ha affermato.Durante le prime fasi dell’invasione totale, Bigus è diventato volontario, lavorando con droni, correggendo il tiro dell’artiglieria e svolgendo varie funzioni militari all’interno della Polizia di pattuglia.
Alla fine del 2023, ha deciso di lasciare il servizio militare per dedicarsi a compiti pacifici e alla riforma del settore mediatico.
È importante sottolineare che a maggio, Bihus.Info ha pubblicato un’inchiesta sul finanziamento dei “Centri Honcharenko”, finanziati presumibilmente dall’attività familiare dell’imprenditore Oleg Bakhmatyuk, sospettato di corruzione.
Dopo la pubblicazione, il team è stato sottoposto a pressioni da parte di politici influenti, tra cui il deputato Oleksii Honcharenko, che ha accusato Bigus di essere un operatore segreto dei servizi di sicurezza ucraini e ha richiesto un’inchiesta alla SBU.
La SBU ha risposto chiaramente che Bigus non fa parte del personale e non ha mai prestato servizio in unità militari o di sicurezza.
Successivamente, Bigus ha confermato di essere un dipendente aggiunto del dipartimento di controspionaggio militare della SBU, aggiungendo nuove sfaccettature al suo attivo ruolo nella difesa del paese.