Le operazioni di sabotaggio ucraino-tarte disturbano la logistica delle industrie militari russe

Chas Pravdy - 21 Settembre 2025 09:25

Negli ultimi mesi, noti gruppi di sabotatori ucraino-tatari hanno intensificato le loro attività, portando avanti azioni mirate a compromettere il funzionamento di impianti strategici in Russia, in particolare quelli coinvolti nella produzione di tecnologie militari di ultima generazione.

L’ultimo episodio si è verificato a Smolensk, dove agenti del movimento ‘Atesh’, composto da Ucraini e Crimeani Tatari, hanno fatto saltare in aria le rotaie ferroviarie che conducono a un importante stabilimento di riparazione aeronautica specializzato nella produzione di missili Kh-59 per le forze armate russe.

Questa azione ha causato gravi interruzioni nelle catene logistiche e nelle forniture di materiale bellico.Secondo il canale Telegram del movimento ‘Atesh’, sono stati diffusi video che documentano l’attentato.

I rappresentanti dell’organizzazione hanno dichiarato che anche ingegneri ucraini, impiegati nello stesso impianto, hanno confermato che la logistica relativa alla consegna dei missili è stata gravemente compromessa.

‘Atesh’ sottolinea che le loro azioni rientrano in una strategia più ampia di destabilizzazione dell’industria militare russa, e che sono già diretti verso l’Estremo Oriente, dove hanno appiccato un incendio a un quadro relè di un sito di importanza strategica.Affermando di operare in questa regione, i partigiani evidenziano come le fabbriche dell’industria militare e tecnologica russa rimangano estremamente vulnerabili, con punti deboli che sfruttano per portare avanti questi attacchi.

Ribadiscono che i loro obiettivi sono aumentare la pressione e provocare interruzioni nella produzione, poiché le interruzioni nella fabbricazione di armi di alta tecnologia e dei loro componenti potrebbero influenzare significativamente la capacità delle forze di occupazione di condurre operazioni militari.Eventi precedenti, come l’incendio notturno in una raffineria di Saratov dopo un attacco con droni, mostrano una tendenza all’intensificarsi di azioni di sabotaggio da parte di gruppi ucraini e tatari, come parte della loro lotta per la liberazione e come avvertimento alla macchina militare russa contro nuovi attacchi.

Fonte