Attacchi russi sulla regione di Dnipropetrovsk: feriti e danni infrastrutturali da droni, artiglieria e bombe aeree

Durante la giornata di domenica, le forze russe hanno intensificato le operazioni militari nella regione di Dnipropetrovsk, impiegando diversi mezzi di attacco tra cui droni, artiglieria e bombe aeree.
Secondo le autorità locali, questi attacchi hanno causato ingenti danni materiali e provocato feriti tra la popolazione.
Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, ha confermato che due residenti sono rimasti feriti e stanno ricevendo cure ambulatoriali.
La maggior parte degli attacchi si è concentrata nel distretto di Nikopol, dove il centro regionale, insieme a diverse comunità limitrofe come Marganetska, Chervonohrigorivska, Pokrovska e Myrivska, sono stati colpiti.
Le infrastrutture sono state pesantemente danneggiate: alcune case private, strutture pubbliche, un veicolo e una conduttura del gas sono stati distrutti.
Sono stati registrati anche feriti in altri distretti: nel distretto di Synelnykivskyi, le bombe aeree hanno colpito la comunità di Malomykhailivska, ferendo una donna di 76 anni.
Oltre ai danni materiali, sono stati colpiti anche un asilo, dei garage e abitazioni civili.
La sera stessa, si sono verificati altri attacchi nei distretti di Dnipro e Pavlohrad, dove le fiamme di erba secca sono state appiccate dai droni.
Dai rapporti preliminari, il 20 settembre, un massiccio attacco coordinato dalla Russia ha provocato una vittima e 13 feriti.
Nonostante le violente offensive, le forze ucraine continuano a rispondere e a minimizzare le conseguenze di questi attacchi, anche se la situazione rimane tesa, con distruzioni e perdite umane testimonianza dell’intensità del conflitto che imperversa nella parte orientale del paese.