Le banche centrali mondiali si spostano dai titoli USA verso l’oro: una nuova fase nel sistema finanziario internazionale

Chas Pravdy - 20 Settembre 2025 09:31

Le banche centrali di tutto il mondo stanno rivisitando attivamente i propri portafogli di investimento, abbandonando sempre più i tradizionali strumenti finanziari statunitensi come i titoli del Tesoro, e concentrandosi maggiormente sull’acquisto e la detenzione di oro.

Questa tendenza riflette non solo cambiamenti strategici nel settore finanziario, ma anche trasformazioni più profonde nell’economia globale e nel sistema di pagamento internazionale.

L’oro, che rimane indipendente da crisi politiche o economiche di singoli paesi, attualmente raggiunge prezzi record — oltre 3.600 dollari all’oncia — e gli analisti prevedono che potrebbe presto toccare circa 3.700 dollari.Significativi mutamenti stanno avvenendo anche nella struttura delle riserve valutarie.

La Cina, un tempo il più grande detentore di titoli del Tesoro statunitensi con 1,2 trilioni di dollari, ha ridotto le sue riserve a 750 miliardi, scendendo dal primo al terzo posto nella classifica dei principali investitori esteri in titoli americani.Secondo i dati del FMI, le riserve valutarie globali totali si attestano a circa 11,6 trilioni di dollari, di cui il 58 % è costituito da attivi denominati in dollari.

Tuttavia, ciò che colpisce di più è la composizione di questi attivi: quasi il 34 % — circa 3,9 trilioni di dollari — è investito in titoli del Tesoro, mentre gli investimenti in oro raggiungono i 3,86 trilioni di dollari.

Ciò significa che l’oro e il debito pubblico statunitense a lungo termine giocano un ruolo sempre più importante nell’economia mondiale, sollevando nuove questioni sul riequilibrio dei poteri.

Molti esperti mettono in guardia contro i rischi di una dipendenza eccessiva, sostenendo che sempre più paesi cercano di diversificare le riserve in oro come protezione contro possibili crisi valutarie e tensioni geopolitiche.

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