Ucraino condannato all’ergastolo a Bali per coinvolgimento in un vasto cartello di droga: dalla scoperta del crimine all’aumento del traffico internazionale di sostanze stupefacenti

Chas Pravdy - 19 Settembre 2025 20:36

Negli ultimi anni, Bali si è affermata non solo come una meta turistica di fama mondiale, ma anche come punto focale per attività criminali organizzate che sfruttano l’afflusso di visitatori per attività illecite.

La recente notizia proveniente dall’Indonesia riguarda un cittadino ucraino condannato all’ergastolo per il suo ruolo in un vasto cartello di droga operante sull’isola di Bali.

Secondo le autorità locali, questa rete criminale era coinvolta nella produzione, nel traffico e nell’esportazione di grandi quantità di sostanze illegali come ecstasy e marijuana, strutturando una rete complessa di operazioni transnazionali che vanno oltre i confini indonesiani.

Questa evoluzione ha suscitato grande preoccupazione a livello internazionale, poiché la lotta al traffico di droga rappresenta una delle sfide più urgenti per la sicurezza globale.

La polizia ha scoperto un laboratorio clandestino dove venivano coltivati marijuana e prodotti precursor sintetici destinati alla produzione di ecstasy, evidenziando quanto l’infiltrazione della criminalità organizzata fosse profonda sull’isola.

Il processo, svoltosi giovedì nel tribunale di Denpasar, ha rivelato che l’ucraino imputato era uno dei principali organizzatori e coordinatori di questa attività illegale, anche se ha dichiarato di essere stato vittima di inganno.

La sentenza è stata di ergastolo, mentre le autorità indonesiane continuano ad avvisare di una crescente collaborazione tra gruppi criminali russi e ucraini presenti a Bali, rendendo ancora più difficile la lotta al narcotraffico internazionale.

Non si tratta di casi isolati: in passato, anche due fratelli ucraini, Mykyta e Ivan Volovody, e un russo, Konstantin Krut, sono stati condannati a 20 anni ciascuno per reati simili.

La polizia sta anche ricercando un’altra figura chiave, Oleg Tkachuk, ritenuto il principale organizzatore della rete di produzione e distribuzione di droga, ora in fuga.

Nonostante le leggi severe — note per le pene che possono arrivare anche alla pena di morte — i trafficanti continuano a perseguire profitti consistenti mantenendo Bali come punto di riferimento per il traffico illecito di droghe.

L’isola, infatti, attrae migliaia di cittadini russi e ucraini in fuga dalla guerra e dai conflitti, aumentando così i rischi per la sicurezza pubblica.

L’UNODC segnala un aumento globale del consumo di droga: nel 2023 si contano circa 316 milioni di utenti nel mondo, con il mercato della cocaina che si espande rapidamente.

La cannabis rimane la droga più consumata, con oltre 244 milioni di persone coinvolte, seguita da oppiacei, anfetamine ed ecstasy, evidenziando una tendenza preoccupante di crescita dell’uso di sostanze illegali in tutto il pianeta.

Fonte