Ucraina crea l’Associazione Nazionale delle Città e delle Comunità del Fronte — un passo verso l’unificazione per il recupero e il sostegno delle regioni più colpite dalla guerra

Chas Pravdy - 18 Settembre 2025 19:37

In Ucraina è stata istituita a livello nazionale una nuova struttura — l’Associazione Nazionale delle Città e delle Comunità del Fronte.

Questa alleanza, formata con l’obiettivo di unire sforzi, risorse e pianificazione strategica, si propone di offrire supporto alle regioni maggiormente danneggiate dal conflitto armato.

A dirigere l’associazione è il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, figura politica riconosciuta e amministratore esperto, che vede in questa iniziativa un passo fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle aree colpite.

L’idea di creare questa organizzazione nacque durante il forum “Dimensioni strategiche delle città-fortezza”, in cui più di 100 comunità provenienti da varie regioni — Donetsk, Luhansk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Charkiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa e Kiev — hanno espresso il loro supporto.

L’obiettivo principale dell’associazione è coordinare risorse e sforzi dedicati alla ricostruzione, attrarre investimenti pubblici e privati, e costruire un futuro economico resiliente.

Si prevede che questa struttura diventi una piattaforma per lo scambio di esperienze tra leader locali, rafforzando la cooperazione con partner internazionali e realizzando progetti strategici di recupero.

Particolare attenzione sarà dedicata all’assistenza alle popolazioni colpite, alla gestione efficace dei servizi di emergenza, al ripristino delle infrastrutture critiche, alla sicurezza di scuole e asili, e al supporto ai rifugiati interni.

Un elemento chiave sarà anche lo sviluppo imprenditoriale attraverso benefici fiscali, programmi di investimento e procedure amministrative semplificate, con lo scopo di rilanciare l’industria e creare nuovi posti di lavoro.

Ricordiamo che già il 13 agosto il governo ha approvato un primo pacchetto di misure di sostegno per le zone di conflitto, attuato dal 1° settembre e coinvolgendo 238 comunità di dieci regioni del paese.

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