Quando sarà presentato il 19º pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia: date possibili e sviluppi attuali

Chas Pravdy - 18 Settembre 2025 11:27

Il rinvio nella presentazione del 19º pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia sta acquisendo sempre più importanza, poiché fonti ufficiali indicano che l’annuncio potrebbe essere posticipato a causa di negoziati politici e divergenze tra gli Stati membri.

Inizialmente si prevedeva che la Commissione Europea avrebbe presentato questo pacchetto già il 17 settembre, ma pressioni politiche e le richieste dell’amministrazione statunitense, in particolare la fermezza di Donald Trump sulle sanzioni, hanno complicato notevolmente il processo decisionale.

Secondo Politico, i rappresentanti dell’UE hanno comunicato alle missioni diplomatiche degli Stati membri che il pacchetto potrebbe essere pronto per l’annuncio il 19 o il 22 settembre; tuttavia, vi è anche una possibilità che venga presentato prima.

La Alto Rappresentante dell’UE, Kaja Kallas, ha dichiarato che il pacchetto verrà presentato a breve, sottolineando la necessità di colpire con maggiore severità le banche russe, il settore energetico, le piattaforme di criptovalute e la flotta clandestina che finanzia la guerra.

Nel frattempo, a Bruxelles, proseguono le discussioni interne sulla riduzione delle importazioni di petrolio russo, anche se finora non sono state fatte dichiarazioni ufficiali.

Gli analisti evidenziano che le richieste degli Stati Uniti comprendono anche l’invito alla NATO a ridurre la dipendenza dal petrolio russo—obiettivo difficile da raggiungere, soprattutto considerata la dipendenza di paesi come la Turchia dalle forniture russe e la loro riluttanza a supportare le sanzioni contro Mosca.

Inoltre, Ungheria e Slovacchia stanno ritardando i progressi sulla diversificazione energetica, complicando gli sforzi complessivi dell’UE.

I media suggeriscono che queste strategie potrebbero essere state deliberate, per rallentare l’adozione di misure più severe contro la Russia e creare ulteriori ostacoli politici.

Nel frattempo, Vladimir Putin dimostra sempre più fiducia e non mostra intenzioni di terminare rapidamente la guerra, rendendo sempre meno probabile una risoluzione diplomatica efficace.

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