Le autorità polacche smantellano un traffico illecito di ucraini via locomotive

Chas Pravdy - 18 Settembre 2025 12:31

Le forze di sicurezza polacche hanno avviato un’operazione di grande scala per smascherare una rete criminale organizzata impegnata nel traffico illecito di cittadini ucraini verso la Polonia.

Attraverso azioni congiunte tra le guardie di frontiera di Medyka e le forze di polizia regionali, è stata identificata e interrotta una vasta operazione che consentiva ai criminali di far passare clandestinamente uomini attraverso il confine verso l’Unione Europea.

Secondo quanto riferiscono fonti come ‘European Truth’ e RMF24, è stato scoperto che alcuni conducenti ucraini di treni nascondevano persone all’interno delle locomotive in viaggio verso Peremyshl.Nel 2024, le autorità di frontiera di Medyka hanno arrestato due conductori ucraini sospettati di essere coinvolti in questa rete criminale.

Sono stati accusati di partecipazione a gruppi organizzati e di attraversamenti illegali del confine.

Marta Pentkowska, portavoce della procura distrettuale di Peremyshl, ha dichiarato che ai sospettati potrebbero essere comminate pene sino a 8 anni di carcere.

Entrambi hanno negato le accuse e le indagini sono in corso per ulteriori possibili arresti.Le indagini hanno rivelato che ogni persona trasportata illegalmente riceveva almeno 10.000 dollari.

La procedura è ancora in atto e si prevede che altri arresti potrebbero essere effettuati.

Inoltre, altri due cittadini ucraini sono stati fermati in Polonia per aver attraversato illegalmente il confine attraverso questo canale di contrabbando.Gli accusati hanno ammesso la loro partecipazione, spiegando che le loro azioni erano motivate dal desiderio di evitare la leva militare.

Il caso evidenzia l’intensificarsi degli sforzi delle forze dell’ordine per combattere le attività di contrabbando transfrontaliero nella regione.

Già a luglio, la polizia polacca aveva arrestato quattro cittadini ucraini sospettati di rapimenti di migranti per estorsione in Polonia e Lettonia.

Ad agosto, sono stati fermati due adolescenti di 17 anni accusati di aver dipinto bandiere rosso-neri e lasciato slogan nazionalisti legati alla tragedia di Volhynia su edifici e siti commemorativi.

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