La Federal Reserve abbassa il tasso di interesse principale: una svolta nella politica monetaria degli Stati Uniti

Chas Pravdy - 18 Settembre 2025 13:22

La recente decisione della Federal Reserve di ridurre il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio monetario degli Stati Uniti nel 2023.

Questa è la prima riduzione ufficiale da inizio anno, avvenuta in un contesto di crescente preoccupazione per lo stato del mercato del lavoro e i rischi per la stabilità economica.

La misura, approvata da 11 dei 12 membri del Comitato Fed, rispecchia l’esigenza di rispondere al progressivo indebolimento del mercato del lavoro, evidenziato da un rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro e da segnali di preoccupante slowdown dell’occupazione in agosto.

I dati più recenti mostrano una decelerazione significativa nel reclutamento di lavoratori, spingendo le autorità monetarie a intervenire.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che queste azioni mirano ad evitare un’inflazione prolungata e a prevenire ulteriori difficoltà economiche, concentrandosi ora sul mercato del lavoro anziché sull’inflazione.

Secondo Powell, segnali di indebolimento del mercato del lavoro riducono le probabilità di un’inflazione persistente, giustificando così la riduzione dei tassi.

La maggioranza degli analisti prevede ulteriori tagli dei tassi entro la fine dell’anno, indicando una tendenza verso una politica monetaria più accomodante.

Nel frattempo, la Banca Nazionale dell’Ucraina ha mantenuto invariato il tasso di interesse principale, a causa di fattori sia interni che esterni.

Le ultime relazioni indicano un rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro e una revisione al ribasso delle previsioni occupazionali fino a marzo 2025, il che sottolinea la necessità di monitorare attentamente la situazione per le decisioni future.

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