Dopo l’omicidio di Charlie Kirk: l’Italia rafforza la sicurezza per la Premier Meloni e i suoi vice

Dopo l’evento tragico che ha scosso la società americana — l’uccisione del noto attivista conservatore Charlie Kirk nello stato dello Utah — le autorità italiane hanno prontamente deciso di intensificare le misure di sicurezza per i vertici del governo del paese.
La premier Giorgia Meloni, insieme ai suoi vicepremier, ha ricevuto il massimo livello di protezione, dopo che sono state sollevate accuse di violenza politica contro l’Italia.
Secondo fonti del quotidiano La Repubblica, citando il Ministero dell’Interno, è stato emanato un circolare speciale che prevede la revisione e, se necessario, il rafforzamento delle attuali misure di sicurezza riguardanti le figure politiche di maggiore rilievo, tra cui Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Taya e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Taya ha dichiarato in conferenza stampa che il livello di sicurezza per questi tre leader è stato elevato al massimo, con l’impiego di due o tre veicoli blindati con tre agenti di sicurezza ciascuno.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Taya ha osservato: “L’atmosfera non è delle più tranquille.
Chiedo a tutti di mantenere la calma.
Le mie parole non intendono offendere nessuno.” Dalla loro insediamento nel 2022, la premier e i suoi vice hanno optato per una sicurezza di livello secondario.
L’attuale aumento dei livelli significa che i principali funzionari della nazione saranno ora accompagnati da più veicoli blindati e più agenti di sicurezza.
Ricordiamo che il 10 settembre, nello stato dello Utah, durante un discorso pubblico, Charlie Kirk è stato colpito e ucciso — uno degli attivisti conservatori più noti negli Stati Uniti e fondatore del movimento Turning Point USA.
Questo episodio ha suscitato un’ampia eco mediatica e un forte impatto nella società, con l’amministrazione Trump che ha sfruttato l’occasione per accusare i democratici di violenza politica e repressione.