Donald Trump programma una telefonata diretta con il leader cinese Xi Jinping da giugno: argomenti principali tra TikTok e tregua commerciale
Venerdì mattina, ora di Washington, alle ore 9:00, si terrà una telefonata molto attesa tra l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping.
Questo rappresenta il primo contatto diretto tra i capi delle due più grandi economie mondiali da giugno dello scorso anno, suscitando grande interesse a livello globale.
I temi principali all’ordine del giorno includono il futuro di TikTok negli Stati Uniti e la possibile estensione della tregua tariffaria temporanea tra Washington e Pechino.
Secondo Bloomberg, le delegazioni di entrambi i paesi hanno già raggiunto accordi preliminari riguardanti le future misure, tra cui il trasferimento della filiale statunitense di TikTok a un consorzio che comprende Oracle e grandi fondi di investimento come Andreessen Horowitz e Silver Lake Management.
La decisione finale su questa intesa dovrebbe essere presa proprio durante questa chiamata.
Il presidente Usa ha affermato di vedere questo bene, valutato a decine di miliardi di dollari, come fondamentale e desidera evitarne la perdita, riconoscendo l’importanza di una valutazione accurata.Oltre alle questioni commerciali, ci si aspetta che i leader discutanon anche di altri argomenti cruciali.
Per promuovere la stabilità dell’economia mondiale, le parti hanno concordato di sospendere per 90 giorni l’introduzione di nuovi dazi, così da evitare shock sui mercati.
Tuttavia, permangono tensioni, in particolare riguardo alle indagini statunitensi su Nvidia, che sospettano di violazioni delle leggi antitrust dopo l’acquisto di Mellanox.
Trump ha accettato di limitare le esportazioni di chip Nvidia verso la Cina, mantenendo però il diritto degli Stati Uniti di percepire il 15% di tutte le vendite di questa categoria.Altri temi importanti includono l’esportazione di metalli delle terre rare e la possibile acquisizione di aerei Boeing da parte della Cina.
Inoltre, Washington sollecita i suoi alleati ad aumentare le sanzioni contro Pechino e Nuova Delhi, mentre questi paesi acquistano energia russa, con l’obiettivo di indebolire Vladimir Putin e fermare la guerra in Ucraina.
Secondo fonti, la Cina ha promesso di rafforzare il sostegno alla Russia, poiché una sconfitta di Mosca comprometterebbe i propri interessi geopolitici, limitando la capacità degli Stati Uniti di concentrarsi esclusivamente su Pechino.
L’analisi di Serhiy Korsunskyi, intitolata “Cosa beneficia davvero la Cina: la guerra eterna in Ucraina o una Russia indebolita?”, analizza le vere motivazioni e il ruolo strategico della Cina sulla scena geopolitica mondiale — un attore silenzioso, fornitore, mediatore, partner e osservatore nei giochi internazionali.