Vertice della SCO: silenzio sulla Ucraina e strategie dei principali attori mondiali

Chas Pravdy - 01 Settembre 2025 16:37

Il vertice dell’Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione (SCO), tenutosi il 1° settembre in Cina, ha riunito i leader mondiali per discutere questioni fondamentali legate alla sicurezza e alla priorità globale.

Significativamente, nella dichiarazione finale di Tianjin non è stata fatta alcuna menzione diretta della guerra in Ucraina.

Questo documento ha sancito i principi cardine dell’organizzazione, tra cui il non intervento negli affari interni, il rifiuto dell’uso della forza e il divieto di sanzioni unilaterali.

È importante notare che queste dichiarazioni formali si rivolgevano principalmente ai paesi membri dell’SCO, mentre nei corridoi della conferenza si discuteva attivamente della situazione in Ucraina.Il presidente russo Vladimir Putin, nel suo intervento, ha ribadito con sicurezza che la posizione della Russia nel conflitto non è cambiata.

Mosca insiste sul fatto che la sicurezza di uno Stato non può essere garantita a scapito di quella degli altri.

La priorità principale per Mosca rimane l’eliminazione delle cause profonde della guerra e l’evitare l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

Putin ha anche menzionato gli sforzi di Cina, India e altri partner strategici, che, a suo avviso, lavorano per favorire una risoluzione pacifica della crisi ucraina.Inoltre, ha fatto riferimento a recenti incontri con rappresentanti statunitensi in Alaska, sperando che questi dialoghi possano aprire la strada alla pace in Ucraina.

In contatti separati, ha discusso della situazione con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il primo ministro indiano Narendra Modi, entrambi avendo avuto conversazioni telefoniche precedenti con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Questi scambi diplomatici evidenziano gli sforzi continui per trovare soluzioni pacifiche.Questo summit dimostra chiaramente che gli attori mondiali preferiscono mantenere una posizione di neutralità sulla questione ucraina, concentrandosi sui canali diplomatici e sulle alleanze strategiche.

Nel frattempo, i paesi cercano attivamente di trovare vie per risolvere pacificamente la crisi, rispettando la diplomazia e la trasparenza politica.

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