Le forze israeliane intensificano l’offensiva a Gaza: bombardamenti, esplosioni e nuove strategie militari

Le azioni distruttive dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza continuano con rinnovata intensità: si segnalano avanzamenti dei carri armati più all’interno delle aree urbane, la distruzione di veicoli carichi di esplosivi e raid aerei su larga scala che hanno causato almeno 19 decessi il 1° settembre.
Secondo fonti palestinesi e testimoni oculari, le forze israeliane non stanno semplicemente entrando nei centri urbani, ma stanno anche demolendo attivamente le infrastrutture nei quartieri periferici, incluso il remote detonation di vecchi veicoli blindati nel quartiere orientale di Sheikh Radwan.
Questo ha generato un’ondata di panico tra i residenti, ai quali sono state impartite istruzioni militari di evacuare immediatamente a sud per evitare un’escalation delle operazioni offensive.
Parallelamente, l’esercito israeliano ha dichiarato di portare avanti operazioni di combattimento attive contro Hamas su tutta la zona dell’enclave, colpendo obiettivi militari e postazioni usati per attacchi contro le truppe israeliane.
È noto inoltre che verranno mobilitati fino a 60.000 riservisti per proseguire le operazioni a Gaza.
Questi eventi si svolgono in un contesto internazionale in cui è stata approvata una risoluzione che sostiene che le azioni di Israele soddisfano i criteri legali per il riconoscimento del genocidio a Gaza, mentre il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che i combattimenti continueranno fino a quando Hamas non sarà disarmata e smantellata, mantenendo il massimo controllo sulla regione.