Veto dell’Ungheria: blocco dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE per interessi nazionali e sicurezza

L’Ungheria conferma la propria posizione ferma e decisa nel bloccare qualsiasi inizio di negoziati relativi all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
Secondo il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, il paese non permetterà l’apertura del primo cluster di negoziati, ritenendo che ciò possa mettere a rischio gli interessi nazionali e la sicurezza.
Il governo ungherese sottolinea che tali passi potrebbero avere conseguenze negative per gli agricoltori ucraini, compromettere la sicurezza alimentare e permettere alla mafia ucraina di infiltrarsi nel territorio ungherese.
“Non consentiremo all’Ucraina di avanzare nell’UE se ciò minaccia i nostri interessi, in particolare nel settore agricolo e nella sicurezza,” ha dichiarato Szijjártó.
Nel frattempo, la Lituania esorta l’Unione Europea a prendere misure decisive affinché la domanda di adesione dell’Ucraina sia reale e irreversibile.
La proposta della Lituania prevede che le trattative con Ucraina e Moldova inizino a livello tecnico senza la partecipazione dell’Ungheria, se tutti i 26 stati membri daranno il loro consenso.
L’approvazione ufficiale potrebbe avvenire successivamente, qualora Budapest cambi posizione o governo.
Circoli diplomatici esprimono anche preoccupazione per la possibile divergenza degli sforzi di Ucraina e Moldova durante i primi cluster negoziali, soprattutto in vista delle visite di leader di Francia, Germania e Polonia in Moldova, che complicano ulteriormente il processo di integrazione europea dell’Ucraina.