Ucraina progetta un sistema integrato di assicurazione contro i rischi militari per proteggere proprietà e imprese nelle aree di frontiera
L’Ucraina si appresta a intraprendere importanti riforme nel settore dell’assicurazione contro i rischi militari, un passaggio fondamentale per rafforzare la sicurezza nazionale e la resilienza economica in un momento di crisi e conflitto armato continuo.
Sotto la guida del Governo e con il supporto delle autorità parlamentari, è in programma l’avvio di un nuovo programma di assicurazione volto a coprire i danni materiali subiti nelle zone di frontiera e a offrire tutela alle imprese che operano nelle vicinanze delle zone di conflitto.
La proposta è stata approvata dall’esecutivo nazionale e gode di sostegno bipartisan.
Il deputato Danilo Hetmancev, presidente della commissione finanze, tasse e politica doganale, ha annunciato che il programma sarà costituito da due componenti principali.
La prima riguarda il rimborso dei danni alle proprietà nella aree di confine tramite fondi dell’Agenzia di Credito all’Export dell’Ucraina (ECA), che verranno erogati previo ricevimento di richieste formalizzate.
La seconda prevede la creazione di un sistema di assicurazione contro i rischi militari per le zone meno danneggiate, finanziato tramite sovvenzioni di bilancio statale che copriranno una parte delle polizze assicurative.
L’obiettivo primario è rendere questi strumenti accessibili sia alle piccole e medie imprese che ai cittadini privati.
Per realizzare questa iniziativa, sono necessarie alcune modifiche legislative minori e l’approvazione di un decreto di bilancio da parte del governo, senza oneri notevoli per lo stato, ma con un impatto strategico significativo per potenziare la capacità difensiva del Paese.
Già l’anno scorso, il Consiglio di Stabilità Finanziaria dell’Ucraina aveva sostenuto l’idea di sviluppare un sistema completo di assicurazione contro i rischi militari, che ora è in fase di discussione tra esperti con l’obiettivo di predisporre il quadro legale per la presentazione alla Verkhovna Rada.