Quasi tre quarti degli ucraini supportano la cessazione delle ostilità solo con garanzie di sicurezza internazionali, secondo un sondaggio

Secondo un sondaggio sociologico nazionale condotto ad agosto, la maggioranza degli ucraini afferma di essere disposta a sostenere un cessate il fuoco condizionato, ma solo nel caso in cui la comunità internazionale fornisca garanzie di sicurezza affidabili e multilaterali.
I risultati, che hanno coinvolto diverse regioni del paese, indicano che oltre il 75% dei partecipanti ritiene che l’Ucraina debba accettare un’eventuale tregua esclusivamente quando siano garantite misure di sicurezza robuste e multilaterali.
Alla domanda se l’Ucraina dovrebbe accettare un cessate il fuoco in generale, il 19% ha risposto sì, ma con delle condizioni, e il 3% ha sostenuto che il paese dovrebbe accettarlo senza condizioni.
Le principali garanzie di sicurezza indicate sono il finanziamento e la fornitura di armi da parte dei partner esteri (52%), l’impegno degli alleati a intervenire in caso di un nuovo attacco (48%) e pattugliamenti internazionali aereo-maritimi (44%).
Al contempo, il 58% degli intervistati sottolinea che la priorità assoluta ora è ottenere future garanzie di finanziamento per l’esercito ucraino e assicurare un adeguato approvvigionamento di armi moderne da parte dei paesi occidentali.
Un altro 31% pensa che la priorità sia il riconquista dei territori occupati.
Gli ucraini considerano che la lotta per il futuro dei loro figli (60%) e per la libertà (44%) siano le principali motivazioni di questo conflitto.
I dati precedenti indicano che il 59% della popolazione sostiene la ricerca di un compromesso diplomatico e la de-escalation, mentre il 20% insiste che la guerra debba continuare fino a quando non si recuperino Donbas e Crimea.
Inoltre, l’82% ritiene che l’unico percorso realistico per mettere fine alla guerra siano i negoziati.