Kim Jong Un promette una ‘vita luminosa’ alle famiglie dei morti combattenti a fianco della Russia: nuovi dettagli e contesto politico

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, ha nuovamente attirato l’attenzione internazionale con dichiarazioni riguardanti le famiglie dei militari caduti durante la partecipazione alla guerra al fianco della Russia contro l’Ucraina.
In un recente incontro, ha promesso di garantire una ‘vita luminosa’ e una degna commemorazione alle famiglie dei soldati deceduti.
Secondo Reuters e i media statali nordcoreani, Kim ha espresso le sue condoglianze e il suo sostegno durante questo incontro, riconoscendo il sacrificio e il patriottismo di tali famiglie.
Questi eventi assumono un’importanza particolare nel quadro di una cooperazione militare rafforzata tra Pyongyang e Mosca, soprattutto dopo che Kim ha confermato, ad aprile, l’invio di truppe nordcoreane in Russia, nonostante le negazioni precedenti.Le autorità ufficiali riferiscono che Kim si è incontrato personalmente con genitori, mogli e figli dei soldati caduti, esprimendo loro la propria gratitudine per il loro eroismo e pazienza.
Il leader ha sottolineato che il paese farà tutto il possibile per garantire alle famiglie dei defunti una vita dignitosa, evidenziando il valore del loro sacrificio.
Le immagini televisive mostrano scene di profonda riverenza e reazioni emotive, a testimonianza della rilevanza di prendersi cura dei familiari delle vittime.Questo evento si inserisce in un più ampio quadro di alleanza militare tra Nord Corea e Russia.
Dopo aver confermato l’invio delle truppe ad aprile, si stima che circa 15.000 nordcoreani abbiano partecipato ai combattimenti, con circa 600 morti confermati.
I servizi di intelligence occidentali stimano che le perdite possano superare le 6.000 vittime, ma tali dati rimangono riservati.Si prevede che, nel prossimo futuro, i leader di Mosca e Pyongyang si riuniscano di nuovo in Cina durante parate militari commemorative della capitolazione del Giappone nella Seconda guerra mondiale, rafforzando ulteriormente il loro partenariato militare e politico.
Si tratta del loro terzo incontro in due anni, che testimonia un aumento della collaborazione militare e solleva preoccupazioni tra le nazioni occidentali e gli alleati dell’Ucraina.