Trump ancora paragona Ucraina e Russia a bambini che litigano e si mostra disposto a incontrare Putin
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ancora una volta usato metafore vivide per descrivere la complesse tensioni tra Ucraina e Russia, paragonandole a due bambini che litigano in un cortile di gioco.
In un’intervista recente al Daily Caller, ha ribadito la sua opinione che il conflitto nel Medio Oriente europeo assomiglia a una zuffa scolastica tra bambini troppo testardi, che spesso non vogliono smettere di litigare.«Ho già usato questa analogia più volte: un bambino e un altro stanno litigando, agitano le mani, non vogliono cedere.
Col tempo, se la lite dura abbastanza, potrebbero capire che è meglio smettere e andare avanti.
È esattamente così che vedo la situazione attorno all’Ucraina e alla Russia.
Molte persone hanno perso la vita, e questa crisi ci spinge a cercare vie di pace», ha spiegato Trump.Ha anche espresso la possibilità che gli Stati Uniti possano favorire un formato negoziale a tre tra Ucraina, Russia e loro stessi, evitando l’incontro di alto livello tra Putin e Zelensky che ha suggerito egli stesso.
«Credo che un incontro trilaterale sia possibile.
Per quanto riguarda i negoziati bilaterali — non posso assicurarlo con certezza, ma una piattaforma negoziale continua è assolutamente fattibile», ha aggiunto.Nel frattempo, alcuni analisti negli Stati Uniti ritengono che Washington stia cercando di spostare la responsabilità della guerra su Ucraina ed Europa.
Questo viene confermato dalle dichiarazioni di Dmitry Polyanskiy, rappresentante supplente di Russia presso l’ONU, che ha detto che Mosca è disposta a discutere con Kyiv, purché ci siano una preparazione accurata e contenuti sostanziosi nelle trattative, altrimenti tutto sarebbe senza senso.
Molti centri di analisi, come Politico, restano scettici sulla possibilità di un rapido incontro tra Putin e Zelensky a causa di numerosi ostacoli politici e diplomatici.