Il ministro degli Esteri ucraino chiede all’UE di elaborare strategie realistiche per esercitare pressione sulla Russia per raggiungere la pace

Durante un incontro informale dei ministri degli Esteri dell’UE, che si è svolto il 30 agosto a Copenaghen, il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha rivolto un appello urgente ai partner europei affinché sviluppino strategie pratiche ed efficaci per costringere la Russia a cessare le ostilità e tornare al tavolo delle trattative.
Sybiha ha evidenziato come i recenti bombardamenti russi su città ucraine e gli attacchi contro rappresentanze diplomatiche all’estero siano segnali chiari che Mosca intende continuare la guerra, rendendo necessaria una risposta europea decisa e ben coordinata.Il ministro ha sottolineato che le azioni aggressive della Russia, tra cui gli attacchi recenti, dimostrano che Vladimir Putin e il suo regime non sono interessati a una soluzione diplomatica, ma cercano di imporre ultimatum che minacciano la stabilità regionale e la sicurezza transatlantica.
Ha espresso gratitudine ai paesi europei per aver preparato il 19° pacchetto di sanzioni e ha sottolineato l’importanza di applicare tempestivamente e in modo coordinato tali misure, oltre al sostegno degli Stati Uniti per aumentare l’efficacia della pressione.Inoltre, ha chiesto di intensificare l’aiuto militare all’Ucraina, in particolare nella produzione di droni, e di adottare tutte le misure necessarie per utilizzare i patrimoni russi congelati per sostenere la difesa e la ricostruzione dell’Ucraina.
Sybiha ha avvertito che la continuazione della guerra non mette solo in pericolo l’Ucraina, ma rappresenta anche una minaccia diretta per il regime di Putin.
Solo azioni risolute e basate sulla forza potranno costringere l’aggressore a sedersi al tavolo delle trattative e a rispettare un accordo di pace che garantisca la sovranità ucraina e la sicurezza europea.L’incontro in formato Gimh, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di Regno Unito, Islanda e Norvegia, ha fornito una piattaforma per discutere di ulteriori misure e rafforzare le sanzioni, elementi fondamentali della strategia di protezione regionale dall’espansione aggressiva della Russia.