Attacchi di droni russi: 68 veicoli e danni in nove località ucraine, tra Donbass e regione di Dnipro
La notte del 29 agosto ha assistito a una massiccia ondata di attacchi condrone da parte della Russia, che nel giro di poche ore ha disperso almeno 68 veicoli aerei non pilota di diversa tipologia e modello contro il territorio ucraino.
Questo attacco su larga scala si è distinto come uno dei più intensi degli ultimi tempi, sottolineando ancora una volta la complessità e le molteplici sfaccettature delle sfide che la difesa aerea ucraina è chiamata ad affrontare.
Secondo il comando delle Forze Aeree ucraine, alle 8 di mattina, i sistemi di difesa antiaerea nazionali avevano già abbattuto o messo sotto controllo oltre 46 droni, tra cui i modelli Shahed e alteri strumenti di imitazione progettati per ingannare radar e sistemi missilistici.
Tuttavia, malgrado gli sforzi difensivi, 22 droni sono riusciti a colpire nove diverse località in Donetsk e Dnipropetrovsk, causando ingenti danni all’infrastruttura e alle abitazioni.
Questi attacchi continui sono stati efficacemente contrastati grazie all’intervento congiunto di aviazione, unità missilistiche antiaeree, sistemi di guerra elettronica e gruppi mobili di risposta, che garantiscono una protezione efficace del territorio ucraino.
Tali recenti offensive evidenziano ancora di più la natura sofisticata della guerra moderna e rendono chiaro che è fondamentale affinare continuamente le capacità di difesa dell’Ucraina per fronteggiare le minacce persistenti.