Le autorità tedesche identificano e arrestano sette ucraini collegati alle esplosioni di Nord Stream: un’indagine approfondita

In Germania è stata conclusa un’ampia indagine sulla sabotaggio delle pipeline Nord Stream 1 e Nord Stream 2, che ha portato alla luce nuovi dettagli su uno degli incidenti energetici e di sicurezza più rilevanti degli ultimi anni.
Fonti affidabili affermano che le forze dell’ordine tedesche hanno emesso ufficialmente mandati di arresto contro sette cittadini ucraini, sospettati di aver partecipato a un’operazione clandestina che ha causato la distruzione di infrastrutture vitali nel Mar Baltico.
Questa indagine, condotta in collaborazione con Germania, Polonia e Italia, ha ricostruito quasi tutti gli aspetti dell’operazione e identificato i principali partecipanti, tra cui subacquei e altre persone coinvolte direttamente nello scoppio.Secondo i media, almeno quattro subacquei sono stati coinvolti, uno dei quali responsabile delle esplosivi, con un comandante danese e un cittadino ucraino arrestato in Italia, Sergiy Kuznetsov.
Remarkabile è il fatto che tutti i sospetti abbiano utilizzato passaporti falsificati, ma le loro impronte digitali e DNA corrispondevano ai campioni trovati sulla yacht ‘Andromeda,’ che si trovava nel Mar Baltico al momento dell’incidente.Un successo cruciale è stato possibile grazie a una scoperta fortuita: un veicolo che trasportava i sospetti è stato filmato dalle telecamere di sorveglianza sull’isola di Rügen mentre si dirigeva verso lo yacht.
La polizia ha identificato il proprietario di una Citroën bianca usata nell’operazione e lo ha interrogato.
L’autista, impiegato da una società di consegna, ha ammesso di aver spesso trasportato cittadini ucraini da Kyiv in Germania, fornendo dettagli su rotte, attraversamenti di confine e orari.
I registri delle autorità polacche, che documentano le identità dei viaggiatori durante i passaggi di frontiera, hanno consentito agli investigatori di identificare i sospetti, i cui veri nomi erano nascosti dietro passaporti falsificati, anche se le fotografie e i dati personali erano autentici.Le indagini iniziali hanno portato all’identificazione di un subacqueo — Volodymyr S., che aveva precedentemente lavorato come istruttore di immersione a Kyiv e che era rimasto in Polonia dopo l’esplosione.
Nell’estate 2024, le autorità tedesche hanno richiesto alla polizia polacca di arrestarlo, ma lui è scomparso prima del fermo.
Le testimonianze indicano che il veicolo che ha portato Volodymyr da Varsavia a Kyiv era registrato a nome dell’attaché militare ucraino.
Un altro partecipante, un soldato ucraino di nome Vsevolod K., potrebbe essere morto a fine dicembre 2024.
Le tracce di DNA sui documenti compilati da K.
corrispondevano ai campioni prelevati sulla yacht ‘Andromeda’.Le autorità hanno anche identificato una donna coinvolta, Valeria T., una subacquea professionista di Kyiv, di 40 anni.
Si sospetta che il capitano dello yacht fosse un marinaio di Odessa che utilizzava due passaporti falsificati sotto i nomi ‘Mykhailo Popov’ e ‘Yurii Kotenko,’ con le sue impronte digitali trovate sulla nave.Inoltre, i investigatori hanno scoperto che un settimo uomo, Yevhen U., si era unito al gruppo tra il 19 e il 23 settembre 2022.
Il suo percorso dal Mar Nero al Mar Baltico è stato ricostruito, e si ritiene che abbia partecipato a un’operazione precedente per sabotare il gasdotto turco, che fornisce gas russo all’Europa meridionale, consegnando esplosivi, anche se l’attacco fallì.Gli investigatori stanno anche pianificando di bloccare ogni tentativo di ripristinare le pipeline Nord Stream, citando motivi di sicurezza.
Le esplosioni vicino a Bornholm nel 2022 hanno distrutto tre linee del gasdotto, confermato dall’operatore Nord Stream.
Nel 2023, il Washington Post ha pubblicato accuse di coinvolgimento ucraino nel sabotaggio, citando alti ufficiali militari e politici ucraini.
Nell’agosto 2025, le autorità italiane hanno arrestato Sergiy Kuznetsov, ex ufficiale ucraino, sotto mandato internazionale, accusandolo di aver organizzato le esplosioni.