Impatto dello stato di guerra sulla mobilitazione dei psicologi in Ucraina: nuove normative e protezioni

Di fronte alla continua aggressione militare e alla mobilitazione generale in Ucraina, emergono interrogativi sul destino dei professionisti nel campo della psicologia in possesso di diplomi qualificanti e competenze fondamentali per il servizio in condizioni militari.
Secondo le recenti modifiche legislative e le precisazioni di esperti, i psicologi godono di alcune protezioni contro il dispiegamento forzato in posizioni non conformi alla loro formazione durante la mobilitazione.
In base al decreto presidenziale №397/2025, firmato da Volodymyr Zelensky ed efficace dal 21 giugno 2025, è stato istituito un procedimento speciale per il servizio militare degli specialisti in psicologia.
Il documento stabilisce che possedere un diploma di laurea magistrale in psicologia non dà automaticamente diritto ad essere assegnati a qualsiasi ruolo militare.
L’unica eccezione consiste nella volontà del professionista di accettare una funzione o una posizione diversa, purché non direttamente collegata al lavoro psicologico.
Gli esperti legali sottolineano che i psicologi non possono essere arruolati nell’infanteria o nell’artiglieria; invece, possono essere impiegati esclusivamente in ruoli dove la loro competenza è richiesta, come psicologi militari, specialisti nel supporto morale e psicologico, o professionisti nel reinserimento di soldati feriti.
Il possesso di un diploma magistrale colloca ancora i psicologi nella riserva di mobilitazione, ma non consente loro di essere nominati soldati semplici.
Possono partecipare alla formazione militare e fungere da ufficiali in linea con le loro qualifiche.
Questa normativa costituisce una tutela significativa per i professionisti della psicologia, garantendo che la loro formazione e le loro competenze non vengano sprecate in ruoli inadatti e che, in tempi di guerra, esercitino esclusivamente la loro professione.
Resta comunque da chiarire sotto quali condizioni specifiche un militare possa essere mobilitato o riassegnato, richiedendo ulteriori precisazioni da parte delle autorità.