Trump chiede azioni penali contro Soros e suo figlio per presunta incitazione alla violenza
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente rilasciato una dichiarazione che ha attirato molta attenzione.
Nel suo messaggio, ha richiesto alle autorità di mettere sotto accusa il noto filantropo e miliardario statunitense George Soros e suo figlio, accusandoli di aver sostenuto proteste illegali e violente che stanno sconvolgendo varie regioni del Paese.
Secondo Trump, Soros e la sua famiglia, in particolare suo ‘figlio ultra-left’, meritano di essere perseguiti penalmente per aver incoraggiato disordini di massa, violato l’ordine pubblico e contribuito a minare i valori fondamentali della democrazia americana.
In un messaggio esclusivo pubblicato su Truth Social, Trump ha sottolineato che queste persone dovrebbero affrontare accuse penali legate al loro ruolo nell’incitare interferenze nel tessuto sociale degli Stati Uniti e in altre attività illecite con l’obiettivo di destabilizzare il Paese.
‘Non permetteremo a questi agenti del caos di continuare a mettere a rischio le basi della nostra nazione, distruggendo l’indipendenza e la libertà dei nostri cittadini,’ ha affermato Trump nel suo post.
Ha aggiunto che le autorità stanno monitorando attentamente queste figure e i loro piani malevoli, avvertendo che ‘li stiamo osservando e non lasceremo che distruggano la nostra democrazia.’ George Soros, filantropo ungherese di 95 anni, è noto per il suo sostegno alle ONG che promuovono una ‘società aperta’ e per le sue critiche aperte contro Donald Trump.
Nel 2023, ha annunciato l’intenzione di trasferire il controllo del suo impero finanziario al figlio, Alexander Soros.
Nella storia ungherese, il suo nome è stato spesso associato alla chiusura di un’università finanziata da lui e all’adozione di una legge anti-immigrati chiamata ‘Stop Soros’, simbolo della sua opposizione alle sue influenze e alle sue ideologie.