L’UE valuta un rafforzamento delle sanzioni contro la Russia con nuovi strumenti per contrastare l’elusione
L’Unione europea è al centro di un intenso dibattito sulla possibilità di ampliare i propri meccanismi di controllo delle sanzioni, con l’obiettivo di impedire alla Russia di eludere le restrizioni già in vigore.
Durante incontri di alto livello tra i ministri degli Esteri degli Stati membri, si discute della possibilità di introdurre sanzioni secondarie — uno strumento che permetterebbe di limitare non solo la Russia ma anche i paesi terzi che forniscono assistenza all’aggressore nel bypassare le sanzioni.
Questo meccanismo, approvato nel 2023 ma ancora poco utilizzato, prevede divieti di esportazione, fornitura o trasferimento di determinati beni verso paesi che facilitano l’elusione delle restrizioni dell’UE.
Tali discussioni si svolgono nel contesto dei preparativi per il prossimo, 19º pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Secondo fonti, questo pacchetto includerà nuove misure contro coloro coinvolti nel rapimento di bambini ucraini e ulteriori limitazioni nei settori petrolifero, del gas e finanziario russi.
Sono inoltre in corso interlocuzioni per ampliare le restrizioni all’import-export di prodotti russi, anche se l’ultimo pacchetto 19 non prevederà restrizioni drastiche sulle forniture energetiche, per via di dibattiti e compromessi interni.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno già imposto tariffe secondarie contro l’India per scoraggiare le sue importazioni di petrolio russo, indicando un crescente impegno internazionale nel inasprire la pressione economica sulla Russia.