Le autorità tedesche identificano tutti i sospetti coinvolti nelle esplosioni del ‘Nord Stream’: dettagli chiave delle indagini

Chas Pravdy - 27 Agosto 2025 23:50

In Germania, un’indagine approfondita ha portato all’individuazione di tutti i membri del cosiddetto gruppo di sabotaggio responsabile della distruzione dei gasdotti ‘Nord Stream’ nel 2022.

Pur apportando chiarezza sui potenziali responsabili di questi atti — nonostante le dichiarazioni ufficiali di negazione da parte dell’Ucraina — nuove informazioni fanno emergere il coinvolgimento di cittadini ucraini nelle operazioni.

Secondo fonti ufficiali, le autorità tedesche hanno identificato sette persone, tutte cittadini ucraini, collegate all’organizzazione e all’esecuzione delle esplosioni.

Tra loro, Sergey Kuznetsov, arrestato la settimana scorsa in Italia, è considerato il coordinatore del gruppo di sabotaggio.

Oltre a lui, ci sono quattro sommozzatori, un esperto in esplosivi e il capitano della nave ‘Andromeda’, impiegata per portare a termine l’operazione.

Un dettaglio particolarmente interessante riguarda un settimo sospetto — un militare ucraino di nome Vsevolod K., che, secondo le indagini, era in formazione in Germania al momento del sabotaggio ma, a quanto si dice, è deceduto sul fronte in Ucraina.

I dettagli sui sospetti sono limitati, ma si sa che tra loro c’è una donna ucraina che ha studiato in una scuola privata di immersioni a Kyiv, oltre a un marinaio di Odessa — le cui impronte digitali, prelevate durante viaggi precedenti nei Paesi Bassi, sono state trovate sulla nave ‘Andromeda’.

Inoltre, l’indagine suggerisce possibili collegamenti tra i sospetti e i servizi segreti o militari ucraini, in particolare attraverso passaporti falsi, con Kuznetsov che ne possiederebbe due.

Tuttavia, non ci sono conferme ufficiali circa l’autorizzazione da parte dell’Ucraina per questi esplosioni.

A settembre 2022, dopo la scoperta di quattro perdite su due condotte vicino all’isola danese di Borgenholm, si pensava inizialmente che le responsabilità fossero russe.

Tuttavia, le indagini tedesche hanno successivamente stabilito collegamenti con l’Ucraina.

Nel 2024, un procuratore tedesco ha emesso un mandato di arresto nei confronti di uno dei sommozzatori — un cittadino ucraino — che è riuscito a lasciare la Polonia prima di essere catturato.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina non ha nulla a che fare con le esplosioni, invitando ad analizzare i motivi dietro la diffusione di tali notizie false.

Il mistero rimane aperto, sollevando interrogativi sulla stabilità geopolitica e le complesse manovre internazionali.

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