Woody Allen risponde alle critiche dell’Ucraina sulla sua partecipazione al Festival di Mosca

Il regista americano Woody Allen, recentemente al centro di feroci critiche da parte delle autorità ucraine, ha ribadito la propria posizione riguardo alla sua partecipazione al Festival Internazionale del Cinema di Mosca.
La sua presenza all’evento, tenutosi a Mosca, è stata condannata dai rappresentanti ucraini come un’offesa a coloro che sono stati vittime dell’aggressione russa.
In un’intervista al The Guardian, Allen ha dichiarato che le sue azioni non intendono sostenere le politiche del Cremlino e ha condannato la guerra di Russia contro l’Ucraina.
“Per quanto riguarda il conflitto, sono fermamente convinto che Vladimir Putin abbia completamente torto.
La guerra da lui scatenata è una tragedia orribile.
Tuttavia, penso che interrompere il dialogo artistico non sia la soluzione”, ha affermato.Nel frattempo, i diplomatici ucraini hanno attaccato duramente la sua partecipazione, definendola “una vergogna e un’offesa per gli attori e i cineasti ucraini uccisi o feriti dai criminali di guerra russi”.
Il Ministero degli Esteri ucraino ha sottolineato che, partecipando a un festival che sostiene sostenitori del governo russo, Allen ha ignorato i crimini quotidiani del Kremlin in Ucraina.
Hanno rimarcato che la cultura non dovrebbe mai essere usata come strumento di propaganda.
Allen ha anche chiarito di non avere intenzione di girare film in Russia, ma ha espresso sentimenti calorosi verso Mosca e San Pietroburgo, ammirando in particolare i classici del cinema russo come l’adattamento di Sergei Bondarchuk di “Guerra e pace” del 1969, che ha ricevuto un Oscar come miglior film straniero.Il regista ha concluso affermando che non intende cambiare la propria posizione, ma continua ad apprezzare il patrimonio culturale russo.
Nel 2022, Allen annunciò di voler smettere di dirigere, ma desidera continuare a lavorare come sceneggiatore e creatore di nuovi progetti.