Oltre 1.700 militari ucraini rientrano nelle unità in due settimane tramite un programma di reintegrazione rapida

Chas Pravdy - 26 Agosto 2025 11:27

Negli ultimi quattordici giorni, cittadini militari ucraini che avevano lasciato le proprie unità senza autorizzazione hanno avuto l’opportunità di tornare a servire attraverso una procedura semplificata, valida fino al 30 agosto.

Secondo fonti ufficiali dell’Ufficio Investigativo Statale (UIS), diretto da Oleksiy Sukhachov, questa iniziativa è stata avviata in collaborazione con la Polizia Nazionale, il comando delle Forze Terrestri e il Servizio di Polizia Militari, con l’obiettivo di minimizzare le conseguenze delle assenze non autorizzate e mantenere alta la prontezza operativa delle truppe.

Numerosi militari hanno contattato l’UIS tramite un modulo online pubblicato la scorsa settimana, manifestando il desiderio di tornare in servizio.

I dati indicano che, tra il 29 novembre 2024 e il 1 marzo 2025, quasi 21.000 militari ucraini sono già stati reintegrati.

Inoltre, i legislatori, insieme al Ministero della Difesa e allo Stato Maggiore, hanno redatto un progetto di legge secondo cui il servizio militare durante uno stato di allerta o di diserzione non sarà sospeso, al fine di garantire la continuità del dispiegamento delle truppe in situazioni di crisi.

Nei primi otto mesi di applicazione di questa politica flessibile, oltre 29.000 soldati sono già tornati, confermando l’efficacia delle misure adottate per frenare l’esodo di massa.

Un’analisi approfondita esamina le cause di questa diffusamente diffusa problematica di diserzione e i possibili rimedi.

Fonte