Massicci attacchi russi con droni nella regione di Cherson: difensori ucraini neutralizzano oltre il 77% delle minacce

Secondo l’Amministrazione Militare Regionale di Cherson e fonti ufficiali, nell’ultima settimana le forze russe hanno lanciato quasi due mila attacchi con droni sull’area di Cherson, impiegando complessivamente 1964 veicoli aerei senza pilota.
Oltre il 77% di questi droni sono stati distrutti o neutralizzati dai difensori ucraini grazie a sistemi avanzati di guerra elettronica e ad altre misure di countermeasures.
Questo evidenzia una campagna militare sistematica e su vasta scala da parte degli occupanti, rivolta sia contro civili che contro infrastrutture critiche.Le statistiche ufficiali indicano che il nemico ha effettuato 448 attacchi contro posizioni militari ucraine e obiettivi civili, oltre a otto attacchi aerei.
La maggior parte delle vittime sono i civili e l’infrastruttura, poiché molte delle aggressioni sono rivolte a zone residenziali e a impianti fondamentali per l’acqua, l’energia e le comunicazioni.Secondo le dichiarazioni del portavoce dell’OVA di Cherson e del comando del 30° corpo marittimo delle Forze Armate ucraine, dal 18 al 24 agosto, i difensori ucraini sono riusciti a neutralizzare 1522 droni su un totale di 1964 lanciati.
Si evidenzia che, in risposta a queste continue offensive, gli ucraini stanno attivamente usando sistemi di guerra elettronica, che hanno permesso di distruggere o sopprimere quasi 440 droni FPV all’interno della comunità.L’aumento degli attacchi con droni russi sottolinea la gravità della situazione.
Solo nella comunità territoriale di Cherson sono stati registrati oltre 600 attacchi mirati con droni, di cui 439 sono stati efficacemente neutralizzati.
Questo scenario mette in evidenza l’alta mobilità e l’impiego di tecnologie avanzate da parte dell’esercito ucraino, e sottolinea la necessità di rafforzare ulteriormente le difese contro l’aggressione russa.In sintesi, la situazione rimane tesa, ma le forze armate ucraine riferiscono progressi significativi nella neutralizzazione dei droni ostili e nel potenziamento delle capacità di difesa della regione.
Tuttavia, la popolazione civile continua a essere il bersaglio più vulnerabile, sottolineando l’urgenza di intensificare le misure di sicurezza e di supporto umanitario da parte del governo e della comunità internazionale.