Il caldo estremo accelera l’invecchiamento e influisce gravemente sulla salute: risultati di uno studio a lungo termine

Ricerche recenti indicano che l’aumento delle temperature e le ondate di calore prolungate hanno effetti nocivi sul corpo umano, accelerando il processo di invecchiamento e aumentando la vulnerabilità a malattie gravi.
Gli scienziati taiwanesi, che hanno pubblicato sul portale scientifico HANS, hanno rivelato che le fluttuazioni di temperatura sostenute sopra i livelli normali favoriscono l’accelerazione dell’età biologica, paragonabile agli effetti del fumo e del consumo di alcol.
Questa scoperta ha sorpreso la comunità scientifica, poiché in passato si pensava che le ondate di calore temporanee non potessero influenzare significativamente la salute a lungo termine.
Lo studio mostra che un aumento di soli 1,3°C della temperatura può accelerare notevolmente l’orologio biologico umano.
I gruppi più vulnerabili sono coloro che vivono in aree rurali e chi svolge lavori fisici, poiché spesso hanno un accesso limitato alle tecnologie di raffreddamento moderne.
Un risultato inatteso è stato la diminuzione dell’impatto del caldo estremo sull’invecchiamento nel corso dei quindici anni di ricerca, probabilmente grazie al miglioramento dell’accesso ai dispositivi di raffreddamento.
I ricercatori sono ancora affascinati da questi meccanismi di adattamento, che richiedono studi più approfonditi.
Inoltre, lo studio mette in evidenza che le anomalie climatiche future potrebbero aumentare il rischio di malattie croniche e accelerare l’invecchiamento, sottolineando l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici per la salute pubblica.