I teatri ucraini reagiscono alla partecipazione di Woody Allen alla Settimana del Cinema di Mosca: cancellazioni e dichiarazioni politiche

Chas Pravdy - 26 Agosto 2025 21:37

Negli ultimi giorni, i principali teatri dell’Ucraina hanno espresso con fermezza la loro posizione riguardo alla presenza del noto regista statunitense Woody Allen alla Settimana Internazionale del Cinema di Mosca.

A seguito di diverse azioni e comunicati ufficiali, alcuni tra i più importanti complessi teatrali del Paese hanno deciso di sospendere o cancellare temporaneamente rappresentazioni e spettacoli ispirati dai copioni di Allen, come gesto di condanna alla sua partecipazione all’evento russo e in segno di solidarietà con gli artisti e i cineasti ucraini, vittime di aggressioni e violenze da parte della Russia.

In modo particolare, il Teatro Nazionale Maria Zankovetska di Lviv ha annunciato che, almeno per ora, non presenterà il musical “Bullets Over Broadway,” basato sulla sceneggiatura del film omonimo di Allen.

Il Teatro di Musica e Drama Oleg Kobylianska di Chernivtsi ha invece annullato la rappresentazione “Ex-comedy of a Summer Night, or How Foolish the Whole Human Race Is.” A Kiev, il Teatro Giovane ha temporaneamente sospeso le repliche di “Riverside Drive,” scritto da Allen.

Il Ministero degli Esteri ucraino ha condannato ufficialmente la partecipazione di Allen all’evento moscovita, sottolineando che la cultura non dovrebbe fungere da copertura per i crimini.

Secondo quanto dichiarato, la presenza del regista al forum cinematografico russo rappresenta una sfida per la società ucraina, specialmente in un periodo segnato dalla guerra, e dalle numerose perdite umane e materiali subite dagli artisti e dai cittadini ucraini.

Inoltre, il 24 agosto Allen ha partecipato attraverso una videoconferenza alla Settimana del Cinema di Mosca, discutendo del futuro del cinema e dell’impatto dell’intelligenza artificiale.

Nel corso della conversazione, ha affermato di aver sempre ammirato il cinema russo, ma ha anche criticato la politica di Putin, sostenendo che sospendere i dialoghi culturali non rappresenta la soluzione ai problemi attuali.

Le sue dichiarazioni hanno suscitato una forte indignazione nell’opinione pubblica ucraina, che le considera offensive e inaccettabili, considerando le continue ferite e le perdite di artisti e cineasti ucraini causate dalla guerra in corso e dalla aggressione russa.

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