Zelensky: La Russia non mostra concessioni significative nella guerra in Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso chiaramente il suo punto di vista riguardo alle dichiarazioni del vertice russo sulle avancées nel conflitto in corso.
Secondo lui, il Cremlino continua a negare categoricamente di aver fatto concessioni importanti o di aver compiuto passi concreti verso la pace, e le sue affermazioni circa la possibile rinuncia all’espansione territoriale in Ucraina non possono essere considerate come una vera de-escalation.
Zelensky ha sottolineato che tali dichiarazioni vanno interpretate come gesti politici e non come segnali reali di progresso.
Rispondendo a una domanda sulla possibilità di futuri incontri con la Russia, il leader ha detto che il timing dipende esclusivamente dalle azioni di Mosca e degli Stati Uniti.
Ricordò che gli americani proposero il 7 marzo un cessate il fuoco, proposta sostenuta dall’Ucraina, anche se ancora non è chiaro se e quando si realizzeranno summit.
Zelensky ha anche precisato che il dialogo con Mosca è al di fuori del diritto internazionale e non può essere interpretato come un progresso.
Nel frattempo, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha affermato che i russi hanno compiuto ‘concessioni importanti’, tra cui, secondo quanto si afferma, il ritiro dall’intenzione di instaurare un regime fantoccio a Kiev e l’accettazione di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, segni che potrebbero indicare un possibile mutamento nella dinamica del conflitto.