Sussidio abitativo e «Kit Scolastico»: gli aiuti una tantum sono considerati nel reddito familiare?

Le famiglie ucraine che affrontano difficoltà finanziarie e lottano per coprire le spese di abitazione e utenze possono fare domanda per ottenere un sussidio abitativo.
È fondamentale considerare attentamente tutte le fonti di reddito del nucleo familiare per determinare correttamente l’ammissibilità ai sussidi statali.
Recentemente, il Fondo Pensionistico dell’Ucraina (FPU), tramite il loro canale Telegram, ha fornito chiarimenti su un punto importante: se l’aiuto fornito attraverso il programma «Kit Scolastico» viene inserito nel calcolo complessivo del reddito familiare per l’assegnazione del sussidio.Secondo le normative vigenti, si considerano redditi: stipendio, pensione, borse di studio (ad eccezione delle prestazioni sociali per orfani e bambini privi di cura genitoriale), pagamenti sociali, sussidi di disoccupazione, indennità assicurative, rimesse dall’estero, dividendi, redditi da locazione e proventi dalla vendita di beni.
Tuttavia, la legge chiarisce chiaramente che l’aiuto finanziario una tantum del «Kit Scolastico», destinato a supportare gli studenti della prima elementare, non deve essere incluso nel calcolo del reddito familiare ai fini della concessione del sussidio abitativo.Inoltre, la decisione del Consiglio dei Ministri dell’Ucraina n.
809 del 7 luglio 2025 stabilisce chiaramente che tale aiuto non deve essere considerato nel calcolo del reddito per tutte le tipologie di supporto sociale, incluso il sussidio abitativo.
Ciò significa che le famiglie che hanno ricevuto il «Kit Scolastico» non rischiano di perdere il diritto al sussidio a causa di questa assistenza una tantum.
È comunque importante che i beneficiari notifichino alle autorità del FPU eventuali variazioni del reddito per evitare sanzioni o la perdita delle prestazioni sociali.