NABU richiede trasparenza nell’udienza di appello sul provvedimento cautelare di Ruslan Magamedrasulov

L’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha intensificato i propri sforzi per chiedere che il procedimento giudiziario relativo all’appello contro la misura cautelare applicata a Ruslan Magamedrasulov si svolga in modo pubblico e trasparente.
Il tribunale di appello di Kiev ha fissato per il 25 agosto l’esame del ricorso presentato dal capo di uno degli uffici regionali di NABU, attualmente detenuto sotto custodia cautelare.
I funzionari della NABU hanno presentato un appello collettivo presso il tribunale, insistendo sull’importanza di tenere la sessione pubblica affinché la società possa ascoltare direttamente le accuse e visionare le prove che costituiscono il fondamento delle sospette.
La seduta inizierà alle 12:30 e la garanzia di un processo aperto è un passo fondamentale per assicurare trasparenza e controllo democratico.
Magamedrasulov, da giorni in detenzione, ha dichiarato di aver subito percosse durante le perquisizioni e di aver assistito alla sparizione di denaro dopo il suo arresto.
Ricordiamo che il 21 luglio, i servizi di sicurezza dell’Ucraina (SBU) hanno arrestato Magamedrasulov con accuse di tradimento e l’hanno ritenuto in custodia senza possibilità di cauzione.
Il suo arresto si inserisce nel contesto di una crisi politica volta a limitare il potere delle istituzioni anticorruzione, come dimostrano i tentativi di ridurne le competenze di NABU e della Procura Specializzata Anticorruzione (SAP).
Nonostante l’adozione di una legge che le subordinava al Procuratore Generale, Zelensky ha successivamente ritirato tale iniziativa sotto pressione dell’opinione pubblica, ripristinando l’autonomia delle agenzie.
In un’intervista a ZN.UA, il capo della SAP, Oleksandr Klymenko, ha affermato che si sta esercitando pressione su alcuni soggetti affinché testimonino un presunto influsso russo su NABU.
Le operazioni di perquisizione e il clima di incertezza operativa hanno temporaneamente interrotto le indagini, che sono state condotte con molta cautela.
Maggiori dettagli sono disponibili nell’intervista in due parti con Klymenko, pubblicata nella sezione dedicata alla politica interna del media.