Le Autorità Ucraini Comunicando un Piano di Evacuazione su larga Scala e Creando Migliaia di Nuove Sistemazioni per i Dislocati Interni

Chas Pravdy - 25 Agosto 2025 23:38

In risposta alle continue crisi e in vista dei preparativi per il prossimo inverno, le autorità ucraine hanno annunciato un vasto piano di evacuazione volto a spostare le popolazioni dai zone di pericolo e dalle aree più colpite del paese.

Secondo la Premier Yulia Sviridenko, entro la fine di agosto si prevede di allestire almeno 30.000 posti di rifugio temporaneo, appositamente attrezzati, in 15 regioni dell’Ucraina e nella capitale, per accogliere coloro che sono stati costretti a lasciare le proprie case a causa della guerra o della distruzione delle infrastrutture.

Particolare attenzione viene dedicata a strutture dotate di adeguate misure per le persone con mobilità ridotta, affinché possano attraversare questa fase di transizione in sicurezza e con dignità.

La settimana scorsa, il Premier ha personalmente ispezionato un centro di transito a Pavlohrad, che attualmente riceve oltre 400 persone al giorno — un numero che già sovraccarica l’infrastruttura esistente.

Per ovviare a ciò, il governo ha deciso di spostare alcune delle strutture e di attivare ulteriori tendopoli fornite dal servizio di emergenza di stato, migliorando notevolmente le condizioni di accoglienza, rendendo l’ambiente più sicuro e più confortevole per i dislocati.

Per ridurre la pressione sul centro di Pavlohrad, sono stati aperti altri due centri a Voloshkivka, nella regione di Dnipropetrovsk, e a Lozova, nella regione di Kharkiv.

Inoltre, il governo ha designato alcune regioni che si occuperanno dell’evacuazione organizzata, tra cui Rivne, Kirovohrad e Kiev, che già ospitano persone sfollate.

Ad esempio, la regione di Kiev ha accolto finora 170 persone con mobilità ridotta, alleviando il carico sui principali centri di Pavlohrad e Dnipro.

Sviridenko ha anche riferito che la regione di Zakarpattia sta attualmente ricevendo famiglie con bambini provenienti da Donetsk e Dnipropetrovsk, mentre Vinnytsia e Poltava si stanno preparando ad accogliere ulteriori sfollati.

Rapporti precedenti evidenziano che, finora, la responsabilità di assistere i dislocati ricade principalmente sui volontari, le cui risorse sono ormai al limite e le opzioni di sistemazione sono esaurite.

Questa situazione evidenzia l’urgenza di un’azione coordinata tra governo e comunità per assicurare condizioni di riparo sicure e dignitose a chi fugge dalla guerra.

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