La Norvegia conferma il suo supporto alla sicurezza dell’Ucraina: percorso verso la pace e le garanzie di protezione

In un momento di grande complessità del conflitto in Ucraina, il paese riceve un segnale rinnovato dai propri partner internazionali riguardo al rafforzamento dei meccanismi di sicurezza e alla ricerca di una pace duratura.
Il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Støre, ha enfatizzato chiaramente l’importanza di instaurare un cessate il fuoco prima di avviare negoziati seri.
Secondo lui, questa idea ha radici profonde nella diplomazia globale, poiché il cessate il fuoco rappresenta il primo e più fondamentale passo verso una pace giusta e stabile, sostenuta dalla comunità internazionale.Durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il premier norvegese ha sottolineato come il suo paese sia disposto a effettuare ingenti investimenti finanziari per rafforzare le capacità difensive dell’Ucraina.
In particolare, la Norvegia ha programmato di destinare 7 miliardi di corone all’acquisto di sistemi di difesa aerea Patriot, che aumenteranno significativamente la capacità di difesa dell’esercito ucraino.Støre ha posto l’accento sulla necessità di garantire sicurezza all’Ucraina una volta concordati gli accordi di pace, per evitare il ripetersi di aggressioni e futuri conflitti.
Egli ritiene che un’Ucraina sicura e stabile non sia solo un interesse strategico per l’Europa e il mondo, ma anche un elemento fondamentale per la sicurezza a lungo termine della regione.Inoltre, il premier norvegese ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva degli Stati Uniti nella definizione delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, che devono essere coordinate con gli alleati europei.
Crede che ciò contribuirà a rafforzare il sistema di difesa ucraino, a sviluppare capacità di difesa aerea e a creare prospettive di deterrenza sostenibili a lungo termine.Dopo la sua visita a Washington, l’Ucraina ha ricevuto assicurazioni dal presidente statunitense Donald Trump circa ‘garanzie di sicurezza molto positive’.
Tuttavia, rimangono aperti i dubbi sulla reale efficacia di queste garanzie nel proteggere il paese da nuove forme di aggressione e sul ruolo che la comunità internazionale avrà in questa sfida.
Ulteriori dettagli su queste tematiche e prospettive sono trattati nell’articolo di Vladimir Kim, ‘Tra l’Articolo 5 e il porcospino: la ricerca occidentale di garanzie di sicurezza per l’Ucraina’.