La Lituania riorganizza il suo panorama politico: una nuova coalizione di populisti e socialdemocratici al potere

Chas Pravdy - 25 Agosto 2025 21:52

La scena politica in Lituania attraversa una fase di profondo cambiamento: dopo lo scioglimento della precedente coalizione, il paese si sta dirigendo verso una nuova configurazione di governo che promette di ridefinire l’equilibrio politico e di affrontare le sfide attuali con nuove alleanze.

Nella giornata di lunedì, le principali forze politiche del paese hanno sottoscritto un accordo storico per la nascita di un governo di coalizione, un passo importante che segna una svolta significativa nel panorama politico lituano.

La coalizione include i Social Democratici — attualmente il partito più rappresentato nel Parlamento — insieme a rappresentanti di forze populiste come il partito «L’Alba di Niyamūnasa» e l’Unione dei Contadini e dei Verdi di Lituania.

Questa mossa politica ha sorpreso molti analisti, in quanto ha sostituito al potere il partito democratico «Per la Lituania», che fino a poco tempo prima deteneva posizioni di rilievo.

Tra i partner più innovativi spicca il ruolo del Partito dell’Azione Elettorale dei Polacchi di Lituania – Unione delle Famiglie Cristiane, guidato da Waldemar Tomaszewski, noto per le sue dure critiche alle politiche del governo sulla base dell’aggressione russa all’Ucraina e contro il divieto dei canali televisivi russi nel paese.

Inoltre, si sono uniti alla coalizione due deputati indipendenti: Ignas Vėgėlė, noto per la sua opposizione alla vaccinazione anti-Covid-19, e Rimas Jonas Jankuņas.

Secondo gli accordi, i Social Democratici manterranno il controllo su numerosi ministeri chiave, tra cui finanze, difesa, cultura, protezione sociale, trasporti, sanità, istruzione e sport, affari esteri e interna.

Il nuovo esecutivo sarà guidato da Remigijus Šemaitytis, leader de «L’Alba di Niyamūnasa», anche se si è già deciso che Juozas Oleka, veterano della politica e membro di fiducia, ricoprirà la carica di presidente del Seimas.

I populisti avranno responsabilità sui ministeri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Energia, mentre i rappresentanti dei Contadini e dei Verdi si occuperanno di economia e giustizia.

Un altro episodio importante riguarda le dimissioni del primo ministro Gintautas Paluckas, accusato di irregolarità finanziarie.

Il suo successore sarà Inga Ruginienė, veterana attivista sindacale sostenuta dal presidente Gitanas Nausėda.

La votazione in parlamento è prevista per il 26 agosto: se approvata, il nuovo governo avrà 15 giorni di tempo per presentare la sua squadra e il programma, che dovrà essere confermato dal presidente.

Nella stessa giornata, si terrà a Vilnius una grande manifestazione di protesta contro la nuova coalizione, con la partecipazione stimata di circa 10.000 persone.

Questo riorientamento politico avviene in un contesto di discussioni sul possibile coinvolgimento militare della Lituania nel supporto all’Ucraina, sottolineando il ruolo del paese nel quadro regionale di sicurezza e nella lotta contro l’aggressione russa.

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