Il vice cancelliere tedesco Lars Klingbeil annuncia il sostegno alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina

In questo periodo complesso per l’Ucraina, in cui le questioni di sicurezza sono diventate di massima importanza a causa dell’aggressione russa, il vice cancelliere tedesco Lars Klingbeil ha rilasciato una dichiarazione significativa riguardo all’impegno di Berlino nel fornire garanzie di sicurezza allo Stato ucraino.
Durante la sua visita ufficiale a Kiev il 25 agosto, ha sottolineato che la Germania, insieme ai principali partner europei, sta lavorando alla creazione di un meccanismo di garanzie, anche se il processo si trova ancora nelle fasi iniziali e le modalità devono essere definite da Kiev stessa.
Ha affermato: “È fondamentale che, in definitiva, esistano garanzie di sicurezza che assicurino che l’Ucraina non venga più attaccata e che le intenzioni di Putin di invadere non si concretizzino”.
Questa è stata la prima visita ufficiale di Klingbeil in Ucraina dalla sua nomina, e ha evidenziato che il supporto sulla sicurezza deve essere la base per stabilizzare il paese.
Inoltre, ha dichiarato che la Germania assumerà la responsabilità per l’attuazione di queste garanzie, ma ha sottolineato che le decisioni non devono essere prese “alle spalle degli ucraini”.
La via per le garanzie di sicurezza passa soprattutto attraverso negoziati, con l’Europa e i suoi partner che assumono il ruolo principale, mentre gli Stati Uniti per ora non partecipano a questo processo.
Tuttavia, permane l’importanza della volontà di Vladimir Putin.
Come concluso Klingbeil: “Ora il pallone è nel cortile di Putin.
Vedo una lunga strada davanti a noi, che dipende dalla sua volontà di cambiare atteggiamento e di avviare negoziati seri”.
Dopo aver discusso a Washington, l’Ucraina ha ricevuto promesse di “garanzie di sicurezza molto buone” da parte dell’ex presidente Donald Trump, ma i dettagli e la capacità di queste promesse di proteggere davvero l’Ucraina dalla tattica di Mosca — come isolamento diplomatico, destabilizzazione e pressione militare — restano ancora da confermare.
Nell’articolo “Tra l’Articolo 5 e il ‘riccio’: La ricerca occidentale di ‘garanzie’ di sicurezza per l’Ucraina” analista internazionale Volodymyr Kim esplora gli elementi chiave e le prospettive future di questi accordi nel contesto più ampio della sicurezza europea.