Lavrov: Mosca non richiede lo status ufficiale della lingua russa in Ucraina, ma mira a revocare le leggi antiguerre

Chas Pravdy - 24 Agosto 2025 17:26

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha ufficialmente dichiarato che Mosca non insiste affinché la lingua russa ottenga lo status di lingua ufficiale in Ucraina.

Nelle sue dichiarazioni, ha spiegato che l’obiettivo principale del Cremlino è spingere Kiev a cancellare leggi che, secondo loro, attualmente vietano l’uso della lingua russa e limitano i diritti della Chiesa ortodossa ucraina canonica.

Lavrov ha sottolineato che il primo passo importante consiste nella cancellazione di tutte le norme che hanno proibito la lingua russa e la libertà religiosa, al fine di ristabilire la libertà culturale e religiosa dei cittadini di lingua russa in Ucraina.

Inoltre, ha affermato che Kiev cerca di deviare l’attenzione da questa questione, ma, a suo avviso, tali piani sono improbabili da realizzare.

In un’intervista aggiuntiva con NBC, Lavrov ha affermato che l’Ucraina ha il diritto di esistere purché permetta alle persone che si identificano con la cultura russa attraverso referendum di rimanere nel paese.

Nel 2023, Olga Stefanishna, vicepresidente del governo ucraino per l’integrazione europea e euro-atlantica, ha sottolineato che attualmente in Ucraina non esiste alcuna comunità ufficialmente registrata che si identifichi come minoranza russa.

Nel frattempo, il presidente Volodymyr Zelensky ha risposto alle dichiarazioni di Lavrov, avvertendo che la Russia formula regolarmente richieste che complicano il processo di pace, tra cui minacce di riaccendere la guerra sulla base di presunti interessi di sicurezza e diritti della popolazione russofona.

Zelensky ha insistito sul fatto che la lingua ufficiale in Ucraina è l’ucraino e che questa deve essere sostenuta come simbolo di unità nazionale, indipendentemente dalle dichiarazioni diplomatiche.

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