La Russia intensifica gli attacchi con droni: quasi 50 apparecchi lanciati sulla Ucraina nella notte del 23 agosto

Nella notte di sabato 23 agosto, le forze di difesa ucraine hanno registrato un tentativo massiccio da parte delle forze di occupazione russe di effettuare un nuovo attacco con missili e droni sul territorio ucraino.
Secondo quanto riportato dall’Esercito dell’Aria ucraino, il nemico ha lanciato 49 droni kamikaze di tipo Shahed e imitatori di droni di vari modelli provenienti da aree come Primorsko-Akhtarsk, Kursk, Shatalovo e Millerovo.
Gran parte di questi veicoli aerei senza pilota sono stati intercettati e distrutti dal sistema di difesa antiaerea ucraino — 36 unità sono state abbattute.
Tuttavia, in sette casi nelle regioni di Donetsk, Sumy e Dnipropetrovsk, gli attacchi hanno raggiunto i loro obiettivi, causando l’impatto di 13 droni sui bersagli.
Questo attacco notturno testimonia la strategia continua della Russia di impiegare la tecnologia dei droni in operazioni ibride per intimidire e destabilizzare l’Ucraina.
Nel frattempo, gli esperti ucraini monitorano gli sviluppi dei produttori russi di droni, che cercano di mantenere la loro posizione di mercato ed evitare il fallimento.
Recentemente è stato rilevato un produttore russo al lavoro su nuovi modelli di droni.
Secondo l’esperto ucraino di sistemi elettronici, Serhii Beskrestnov, è stato scoperto un drone chiamato “Gherber” con una testata esplosiva a frammentazione.
Ha sottolineato che l’attività esplosiva potrebbe essere attivata rimuovendo il coperchio, aumentando così la minaccia.
La carcassa di questo drone è realizzata in compensato, dotata di antenne per la navigazione satellitare e presenta una costruzione più semplice rispetto allo Shahed.
Questi sviluppi indicano che la Russia continua a perfezionare i suoi sistemi di droni, preparandosi a future offensive contro l’Ucraina.