Zinchenko confessa l’omicidio di Farión ma sostiene di essere stato sotto pressione durante il processo

Chas Pravdy - 22 Agosto 2025 15:27

Durante l’udienza a Lviv del 22 agosto, è stato nuovamente affrontato il tema dei motivi e delle circostanze che hanno portato al tragico omicidio di Irina Farión.

L’imputato, Vyacheslav Zinchenko, che aveva precedentemente ammesso la propria colpevolezza durante le indagini e nelle registrazioni audio, ha tentato di mettere in discussione la validità delle sue dichiarazioni.

In aula ha dichiarato che le affermazioni registrate sono frutto di pressione psicologica e non di una confessione volontaria.

Sono stati mostrati estratti di una conversazione confidenziale tra Zinchenko e il suo compagno di cella, registrata nel corso dell’indagine, in cui Zinchenko ammette che il suo movente è stata l’avversione personale nei confronti di Farión, che esprimeva opinioni anti-russe e promuoveva l’identità ucraina.

Zinchenko ha sostenuto che il motivo era esclusivamente un’antipatia personale, senza alcun premio finanziario dietro.

Tuttavia, l’avvocato dell’imputato ha affermato che tali prove, compresa la trascrizione della conversazione, sono inammissibili perché ottenute sotto costrizione e violano i suoi diritti.

Il tribunale ha concesso una pausa per chiarire le circostanze e identificare la persona che ha parlato con Zinchenko.

Le prossime udienze si terranno il 2 e il 3 settembre alle 10:30.

Inoltre, la figlia di Farión, Sofia Persona, ha commentato l’attuale processo sottolineando che nessuno ha il diritto di privare un’altra persona della vita.

Ha insistito sul fatto che l’assassino deve scontare una pena a vita e che la giustizia deve essere ristabilita con urgenza.

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