Zelensky risponde alle proposte di Lavrov sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dato una risposta chiara e decisa riguardo alle recenti affermazioni della Russia circa la partecipazione obbligatoria di quest’ultima nel sistema di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, in collaborazione con i paesi occidentali.
In risposta alla dichiarazione del ministro degli Esteri Sergey Lavrov, secondo cui la Russia dovrebbe essere parte integrante e obbligatoria nel sistema di garanzie accanto a Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Cina, Zelensky ha sottolineato durante una conferenza stampa congiunta con il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, che le garanzie di sicurezza sono essenziali affinché le future generazioni — nostri figli e nipoti — sappiano con certezza che la Russia non attaccherà mai il nostro Paese.
«Le garanzie di sicurezza all’Ucraina sono necessarie affinché voi, i nostri figli e nipoti, sappiate che la Russia non ci attaccherà.
Queste sono garanzie di sicurezza contro l’aggressore… Perché l’aggressore è la Russia», ha affermato.
Ha anche aggiunto che molti partner europei supportano l’idea di evitare che la guerra si ripeta e che l’intero processo dipende esclusivamente da un Paese — la Russia.
Questa posizione è stata preceduta da una recente dichiarazione di Sergey Lavrov, del 20 agosto, in cui ha affermato che la Russia ritiene che le garanzie di sicurezza dovrebbero coinvolgere non solo Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Cina, ma anche la Russia stessa, suscitando crescente preoccupazione a livello internazionale.