Oltre il 70% degli ucraini crede nella vittoria in guerra contro la Russia: risultati di un sondaggio recente

Chas Pravdy - 22 Agosto 2025 14:26

Secondo le più recenti analisi condotte dalla Fondazione «Iniziative Democratiche» intitolata a Ilko Kucheriv, con il supporto del Centro Razumkov, oltre il 70% degli ucraini manifesta una fiducia forte e determinata nella possibilità di vittoria dell’Ucraina in questo conflitto senza precedenti con la Russia.

I dati dell’indagine rivelano che più del 73% dei cittadini è fermamente convinto che l’Ucraina saprà superare l’avversario e uscirà da questa guerra con il trionfo.

D’altra parte, solo il 17% degli intervistati nutre scetticismo oppure non crede nel successo della nazione.

È importante sottolineare che non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra uomini e donne riguardo alla fiducia nella vittoria.

Tuttavia, tra le varie fasce di età si notano differenze rilevanti: i giovani (fino a 30 anni) sono 8 punti percentuali meno propensi a dubitare della vittoria, mentre gli over 60 manifestano un atteggiamento più scettico.

Geograficamente, i livelli più bassi di fiducia si trovano nelle regioni orientali, dove solo il 55,5% crede nel trionfo definitivo, mentre il 31% non condivide questa fiducia.

Al contrario, nelle regioni meridionali, più vicine al fronte, la fiducia è più elevata, con il 69% degli intervistati che crede nella vittoria e solo il 16% che esprime scetticismo.

I sociologi sottolineano che nel 2024 la fiducia nella vittoria è diminuita notevolmente, calando di 11 punti percentuali.

Nell’ultimo anno, questa percentuale si è ridotta di ulteriori 4 punti, quasi all’interno della margine di errore statistico della rilevazione.

L’indagine è stata condotta dal 12 al 18 agosto 2025, intervistando 2002 persone di età superiore ai 18 anni che risiedono nelle aree sotto il controllo ucraino e che non sono coinvolte nei combattimenti attivi.

La metodologia adottata, interviste faccia a faccia, ha consentito di ottenere risposte dirette con una margine di errore teorico che non supera il 2,3%.

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