Minacce dalla Russia in regione di Sumy e altri fronti: aggiornamenti di Zelensky sulla situazione

La situazione nella regione di Sumy e nelle aree circostanti rimane stabile e sotto controllo, con le forze ucraine che continuano a respingere con successo i gruppi di sabotatori e ricognitori russi.
Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, le forze ucraine hanno distrutto fino al 90% delle unità di sabotaggio nemiche che hanno tentato di attraversare le linee di difesa.
I combattimenti più intensi si sono verificati nella direzione di Pokrovsk, dove le truppe ucraine hanno dimostrato grande resilienza e capacità strategica nel difendere posizioni chiave.
Zelensky ha anche osservato che la situazione a Donetsk si è stabilizzata: la 54ª Brigata sta reintegrando le sue posizioni e ci sono segnali di progresso positivo anche a Luhansk.
Nel frattempo, le forze russe continuano ad aumentare la loro presenza in Zelensky, spostando truppe aggiuntive dalla regione di Kursk.
Tuttavia, le posizioni ucraine rimangono intatte e stabili.
Per quanto riguarda la regione di Kharkiv, la situazione resta immutata, senza combattimenti attivi significativi, anche se le operazioni di contro-sabotaggio continuano vicino a Kupiansk.
La minaccia di un’ulteriore avanzata russa nella regione di Sumy si riduce, grazie alla presenza fermissima delle forze ucraine lungo il confine, che impediscono nuove offensive di grandi dimensioni.
Zelensky ha sottolineato che migliaia di soldati ucraini mantengono posizioni strategiche, impedendo al nemico di ri-allocarli altrove o di lanciare offensive di vasta scala.
Recentemente, il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, ha avvertito che la Russia si sta preparando ad attacchi offensivi attivi in Zaporizhzhia, trasferendo truppe da Sumy per sostenere tali operazioni con l’obiettivo di rompere le linee di difesa e avanzare più profondamente nel territorio ucraino, strategia in cantiere già dall’anno passato.
In questa situazione complessa, le difese ucraine si dimostrano ancora forti, grazie allo sforzo continuo delle unità militari per contenere e respingere i progressi russi.