Trump critica Obama per la cessione della Crimea: perché il suo paragone con il Texas è sbagliato e distorce la realtà

Chas Pravdy - 20 Agosto 2025 08:45

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente attirato l’attenzione pubblica con dichiarazioni provocatorie, paragonando la Crimea, territorio ucraino, allo Stato del Texas, il più grande degli Stati Uniti, e accusando il suo predecessore, Barack Obama, di aver «consegnato» la penisola alla Russia nel 2014.

Trump ha affermato che, se fosse stato lui alla guida, questa mossa avrebbe scatenato una crisi internazionale tale da dominare le prime pagine dei giornali per decenni.

Durante una trasmissione su The Mark Levin Show, l’ex presidente ha approfondito la sua prospettiva, suggerendo che le sue azioni e politiche avrebbero potuto modificare il corso della crisi della Crimea.Per quanto riguarda le dimensioni e l’importanza strategica della penisola, Trump ha detto che la Crimea è paragonabile in superficie al Texas — lo stato più vasto degli USA, noto per le sue grandi dimensioni e la posizione strategica sul Mar Nero.

Ha espresso ammirazione per la sua bellezza e la posizione geografica, evidenziando il suo ruolo chiave nel contesto regionale.

Tuttavia, analizzando i fatti storici e giuridici, le sue affermazioni risultano inaccurate.

La superficie della Crimea è di circa 26.860 km², mentre il Texas supera i 695.000 km² — quasi 26 volte di più.

L’intera superficie dell’Ucraina è di circa 603.600 km², inferiore a quella del Texas.

Pertanto, confrontare direttamente queste due aree senza un adeguato contesto è fuorviante.L’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 rappresenta un atto chiaro di aggressione militare, condannato a livello internazionale e considerato una violazione grave del diritto internazionale, tra cui la Carta delle Nazioni Unite e il Memorandum di Budapest del 1994, che garantiva l’integrità territoriale dell’Ucraina.

Le truppe russe, compresi cosiddetti “piccoli uomini verdi”, hanno occupato la penisola, e un referendum farsa è stato organizzato sotto la minaccia delle armi, dando legittimità all’annessione.

Gli Stati Uniti hanno condannato questi atti e imposto sanzioni, congelando i beni e limitando le attività delle aziende russe, con pesanti conseguenze economiche.Gli esperti concordano sul fatto che gli Stati Uniti non disponevano di meccanismi legali o pratici per intervenire militare direttamente in Crimea nel 2014.

La rapida operazione militare russa ha sfruttato la vulnerabilità interna dell’Ucraina, ancora fragile dopo le tensioni post-Maidan.

Le nazioni occidentali, compresi gli USA, hanno scelto di preferire misure diplomatiche ed economiche per prevenire un’escalation che avrebbe potuto coinvolgere una potenza nucleare.Per quanto riguarda le affermazioni di Trump secondo cui la guerra in Ucraina non si sarebbe verificata se fosse stato lui presidente, tali dichiarazioni sono altamente speculative e prive di fondamento empirico.

Durante il suo primo mandato, la Russia ha continuato ad occupare parti del Donbass e della Crimea, senza che gli Stati Uniti adottassero misure militari significative, fatta eccezione per la vendita di armi all’Ucraina nel 2018.

La complessità del conflitto dimostra che il cambio di leadership negli USA da solo non sarebbe stato sufficiente ad impedire l’invasione russa nel 2022.

Fonte

#Politica