Gli sforzi nascosti del Cremlino per indoctrinare i bambini nelle regioni occupate di Luhansk

Chas Pravdy - 20 Agosto 2025 20:45

Nelle aree temporaneamente occupate di Luhansk, le forze russe hanno intensificato le loro attività di manipolazione della nuova generazione, con l’obiettivo di plasmare bambini e giovani come strumenti utili per l’ulteriore destabilizzazione dell’Ucraina.

Responsabili provenienti da Mosca hanno avviato un progetto denominato “Conversazioni su argomenti importanti”, rivolto ai bambini in età prescolare dai tre ai sette anni.

Secondo Oleksiy Kharchenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, queste lezioni sono completamente propagandistiche e mirano a inculcare nei bambini alcuni valori considerati favorevoli da Mosca — come coltivare un atteggiamento positivo verso la guerra, normalizzare la partecipazione ai conflitti armati e prepararli al possibile coinvolgimento in futuri scontri.

I metodi applicati nella regione suscitano notevoli preoccupazioni tra gli esperti ucraini, poiché l’obiettivo è non solo di indottrinare i più giovani con l’ideologia russa, ma anche di inserirli in un più ampio sistema di propaganda.

Inoltre, si registra un tentativo di militarizzare gli adolescenti, sotto il pretesto di sviluppare il “turismo” tra le rovine e le città abbandonate — una strategia che solleva interrogativi sulla sicurezza e il futuro dei giovani, utilizzati come strumenti di questa guerra ibrida condotta dal Cremlino.

Parallelamente, la regione sta affrontando grandi incendi provocati da incendi incontrollati nelle comunità di Stanichno-Luhanska e Shirokivska.

Kharchenko riferisce che oltre 500 ettari di terra sono stati distrutti dal fuoco e più di 100 famiglie sono state danneggiate o distrutte.

La forte presenza del vento ha aggravato la situazione, favorendo la propagazione delle fiamme e causando blackout nelle comunicazioni mobili e negli approvvigionamenti di energia in varie località.

Le forze di soccorso locali sono sotto pressione, e finora non sono stati inviati rinforzi dalla Russia, aggravando ulteriormente la crisi.

L’attività propagandistica si combina con l’organizzazione di “scuole di storia” per i bambini nelle zone occupate di Kherson, con l’obiettivo di rievocare il legacy di Stalin e promuovere l’amore per i simboli sovietici tra i giovani ucraini.

Questo conflitto ibrido in corso dimostra chiaramente come il Cremlino miri a manipolare, controllare e destabilizzare l’Ucraina tramite campagne di disinformazione, indoctrinamento e operazioni psicologiche rivolte in modo particolare alle nuove generazioni.

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