Prima deportazione di cittadini ucraini dagli Stati Uniti: cosa si sa finora

Negli Stati Uniti d’America sono stati ufficialmente registrati i primi casi di deportazione di cittadini ucraini, un evento che ha suscitato scalpore nei media e sollevato preoccupazioni riguardo alle procedure di immigrazione.
Secondo il Servizio di Immigrazione e Controllo delle Frontiere (ICE), un piccolo gruppo di cittadini ucraini è stato costretto a tornare in Ucraina.
Le foto del loro trasporto verso il territorio ucraino sono state diffuse tramite canali ufficiali nella località H.
Nelle immagini si vedono chiaramente le infrastrutture di confine e gli agenti del Servizio di Frontiera dello Stato ucraino (SBGS).
È importante sottolineare che i dettagli dell’operazione, inclusi i motivi della deportazione e il numero di persone coinvolte, non sono stati divulgati dalle autorità statunitensi.
La delegazione di frontiera ucraina ha confermato l’evento e ha precisato che il paese che ha eseguito la deportazione non è obbligato a informare l’altra parte in anticipo.
Hanno anche aggiunto che attualmente non si registrano deportazioni di massa di cittadini dagli Stati Uniti.
Questo episodio si è verificato in un contesto di scadenza di diversi meccanismi umanitari di protezione per gli ucraini negli Stati Uniti.
Secondo il Wall Street Journal, circa 120.000 ucraini arrivati negli USA dopo il 16 agosto 2023 attraverso il programma Uniting for Ukraine (U4U) e con uno status umanitario temporaneo hanno iniziato a perdere la protezione legale a partire dalla metà di agosto.
Ciò rendeva questi cittadini più vulnerabili a detenzioni e deportazioni, suscitando preoccupazione tra le organizzazioni per i diritti umani.
È importante precisare che durante il secondo mandato, l’ex presidente Donald Trump ha chiuso il programma e ha smesso di rilasciare documenti di rinnovo per i permessi di lavoro in scadenza.
Recentemente, Trump ha dichiarato di essere propenso a permettere agli ucraini di rimanere nel paese fino alla fine della guerra, ma finora non sono stati adottati provvedimenti legali ufficiali a riguardo.