L’Ucraina restituisce i corpi di oltre mille difensori caduti in combattimento in una nuova iniziativa umanitaria

Chas Pravdy - 19 Agosto 2025 14:09

Martedì 19 agosto, l’Ucraina ha compiuto un passo fondamentale nel suo impegno a restituire i corpi dei propri eroi caduti durante il conflitto.

Più di mille corpi di soldati e soldatesse ucraini è stato consegnato al paese, segnando un successo significativo frutto di negoziati prolungati e di accordi raggiunti tra Kiev e Mosca attraverso canali diplomatici e umanitari.

Secondo lo Stato Maggiore di coordinamento per la gestione dei prigionieri di guerra, tra le salme recuperate ci sono cinque di militari in servizio attivo, che hanno combattuto in prima linea e sono deceduti mentre erano in cattività, oltre ad altri che sono morti durante lunghi periodi di detenzione e trattamento nei campi russi.

La Russia, che aveva promesso di restituire i corpi secondo gli accordi, li ha invece trattenuti e ritardato senza motivo apparente, causando la morte di alcuni prigionieri prima del loro recupero.

Complessivamente, i corpi restituiti provengono da diverse regioni dell’Ucraina, come Donetsk, Zaporizhzhia, Luhansk, e anche dalla regione di Kursk in Russia.

Tutti i resti saranno sottoposti a esami forensi dettagliati e a processi di identificazione, utilizzando tecnologie avanzate e metodi scientifici moderni.

Questo passo rappresenta un fondamentale miglioramento nel rispetto della memoria dei caduti e nel garantire un’identificazione accurata e trasparente.

La comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani continuano a criticare Mosca per le difficoltà e le incompletezze nel processo di identificazione delle salme: secondo il ministro degli Interni ucraino, Ihor Klymenko, i russi restituiscono i corpi in stato molto deteriorato e sfigurato, spesso divisi in parti o mescolati in sacchi differenti, a volte includendo anche i resti di soldati russi.

Questa situazione rende complicato il lavoro degli esperti e ostacola l’effettiva identificazione, violando gli standard internazionali umanitari e di rispetto umano.

Fonte