Lavrov nega le intenzioni della Russia di conquistare territori ucraini, affermando che l’obiettivo era proteggere i cittadini di lingua russa

Chas Pravdy - 19 Agosto 2025 14:58

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha recentemente rilasciato dichiarazioni che hanno attirato l’attenzione della comunità internazionale.

In esse, ha sottolineato che la Russia, la nazione maggiormente aggressiva, non ha mai avuto come scopo l’occupazione di territori ucraini come Crimea o Donbas.

Piuttosto, ha sostenuto che l’obiettivo principale di Mosca era sempre stato quello di tutelare i residenti di lingua russa che avevano vissuto su queste terre per secoli.

Secondo Lavrov, le azioni di Mosca sono state esclusivamente motivate dal desiderio di proteggere i diritti e la sicurezza dei cittadini russi minacciati dalle politiche ucraine sotto la presidenza di Volodymyr Zelensky.Ha anche affermato che durante il suo mandato, l’Ucraina ha adottato diverse leggi che, a suo dire, limitavano i diritti dei cittadini di lingua russa, anche se non ha fornito esempi concreti o prove di tali affermazioni.

È evidente che nel 2014 la Russia ha lanciato un’invasione militare contro l’Ucraina, annessa la Crimea e occupando parti del Donbas.

Nel 2022, ha avviato un’invasione su vasta scala, colpendo varie aree del paese con missili e bombardamenti, nonostante le promesse della propaganda russa di una vittoria rapida—tra cui l’affermazione che avrebbe preso Kiev entro tre giorni.

Le truppe russe si avvicinavano a Kiev vestite con uniformi da parata, con l’intenzione di sfilare nel centro della città dopo quella che era annunciata come una vittoria in tre giorni.Tuttavia, le forze armate ucraine hanno resistito coraggiosamente, respingendo gli invasori da Kiev, Chernigov e Sumy, e continuano a difendere posizioni strategiche su altri fronti.

Riconoscendo che una vittoria rapida era improbabile, la Russia ha iniziato a promuovere l’idea di negoziati di pace, con l’obiettivo di mantenere il controllo sulle aree occupate e continuamizzare il terrorismo contro i civili ucraini, colpendo l’infrastruttura energetica, le abitazioni e i servizi di notte.

Nonostante la vasta quantità di armi e risorse militari impiegate, l’esercito russo continua a subire gravi perdite e non è ancora riuscito a ottenere una vittoria strategica significativa, come il ritorno al controllo dei confini delle regioni di Donetsk e Luhansk, lasciando l’Ucraina a difendere la propria sovranità in un contesto di conflitto continuo.

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